Fletcher, la Scozia ai tuoi piedi
30.03.2015 | 12:06
La notorietà internazionale può arrivare anche a 28 anni suonati. È il caso di Steven Fletcher, attaccante scozzese del Sunderland che ieri contro Gibilterra ha siglato una tripletta che mancava dal lontano 1969. Il centravanti dei ‘Black Cats’ arriva così a quota 4 centri in 20 partite con la sua nazionale, interrompendo un digiuno che durava da cinque anni: il 1 aprile 2009, infatti, Fletcher aveva marcato il gol decisivo nel 2-1 finale contro l’Islanda nelle qualificazioni ai mondiali del 2010.
Il giocatore originario di Shrewsbury, ma con metà dna tedesco, permette così alla Scozia di sognare in grande per le qualificazioni all’Euro 2016 che si giocherà tra 15 mesi in Francia: i britannici si trovano infatti al secondo posto del loro girone con 10 punti, gli stessi della Germania campione del mondo, e con solamente un punto in meno della Polonia capolista. Certo, l’inconsistenza di Gibilterra, l’ultima nazionale autorizzata a prendere parte a delle competizioni ufficiali, sminuisce non poco il valore della tripletta di Fletcher. Eppure dall’incontro di ieri l’attaccante del Sunderland avrà sicuramente tratto nuova linfa per poter far bene sia in campionato sia nelle qualificazioni. Adesso la Scozia affronterà Irlanda e Georgia fuori casa, prima dello scontro decisivo di Glasgow contro la Germania. In quell’occasione, il 7 settembre prossimo, Fletcher e compagni dovranno dimostrare tutto il loro valore per poter tener testa alla squadra più solida del panorama calcistico internazionale.
Fletcher doveva essere un crack mondiale, si parlava anche di Real Madrid e City interessati alle sue prestazioni, ma fin qui ha fatto un’onesta carriera in squadre medio basse di Premier. Quest’anno si è messo in luce con il Sunderland dopo che la stagione scorsa aveva segnato appena 3 gol in 20 incontri disputati. Adesso che il team inglese sta disperatamente lottando per non retrocedere, l’attaccante scozzese si sta prendendo la squadra sulle spalle e con 4 reti è il capocannoniere dei ‘Black Cats’, che in questo momento hanno solamente un punto in più del Burnley, compagine terz’ultima in classifica in Premier League.
La tripletta di ieri avrà messo le ali a Fletcher, che ora sta vincendo la concorrenza in attacco di un certo Jermain Defoe, storico centravanti inglese e un fisso della nazionale allenata anni fa da Fabio Capello. Lo scozzese ha dunque due grandi obiettivi nel breve termine: il primo è quello di aiutare il Sunderland a restare in Premier per dare una grandissima gioia a una delle tifoserie più calde d’Inghilterra; il secondo è quello di trascinare la sua Scozia ai prossimi campionati europei. Quest’ultima è una competizione che gli va piuttosto a genio, dato che nel 2006 fu lui il capocannoniere della Scozia nell’europeo under 19: in quell’occasione i britannici arrivarono in finale, ma la Spagna di Silva si impose per 2 a 1.
Ma nella vita di un calciatore il riscatto può arrivare anche a 28 anni e dopo tanti anni travagliati per mancate convocazioni dovute a molteplici infortuni. Al Sunderland dal 2012, quando fu acquistato per 12 milioni di sterline, Fletcher vuole diventare l’idolo della piazza inglese, dopo essersi fatto apprezzare negli Hibernian scozzesi e nel Wolverhampton. Le qualità ci sono tutte pur non essendo uno ‘sfondareti’, e dopo l’exploit di ieri i tifosi del Sunderland saranno sicuramente più fiduciosi.
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