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Fonseca: “Attenzione al Lecce. Senza Champions sarà un fallimento? Klopp arrivò ottavo il primo anno”

22.02.2020 | 15:48

Paulo Fonseca, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Lecce: “Il Lecce è in un buon momento? È una squadra molto motivata, ha fatto tre vittorie consecutive e gioca bene. Ha intenzione di iniziare l’azione dal basso e ha buoni giocatori, che amano avere la palla. Sappiamo che sarà una partita difficile”.

Quanto sta pensando di cambiare rispetto a giovedì?
“Possiamo cambiare 2-3 o 4 giocatori per domani. Non abbiamo molto tempo per recuperare ed è normale che si possa modificare qualcosa per avere una squadra più fresca”.

La gestione di Pellegrini?
“Un allenatore deve sempre pensare a tutte le opzioni. Lorenzo deve capire quello che non ha fatto bene e perché non lo ha fatto. Dopo io lo devo far giocare, perché per lui è importante avere la mia fiducia. Sta lottando per cambiare le cose, ci ho parlato anche ieri. Se lo nascondo non aiuto né Pellegrini e né la squadra”.

Kolarov giocherà domani?
“Giocherà domani, non penso a fare alcuna gestione. Per la gara contro il Lecce le caratteristiche di Kolarov saranno importanti. Non è stato bene in passato ora è migliorato come tutta la squadra. Dobbiamo valutare e ripartire dagli aspetti positivi della partita col Gent”.

La Roma non ha mai recuperato da uno svantaggio, c’è un deficit mentale? Come si allena la testa?
“Non ho detto che la squadra è come un automobilista. Più che parlare di ciò che la Roma non ha fatto bene, in questo momento è meglio pensare a ciò che ha fatto bene. Da inizio stagione abbiamo fatto tante cose positive perché la squadra ha qualità”.

State allenando le palle inattive?
“Sempre, penso che siamo la seconda squadra che ha fatto più gol da calcio d’angolo. Se mi domanda se possiamo fare più reti le risponderei sì. In tutte le partite abbiamo avuto la possibilità di segnare da queste situazioni”.

Classifica a parte, questa Roma secondo lei ha la qualità per entrare in Champions?
“Devo essere il primo che ci crede e devo essere capace a far credere anche gli altri. Sono una persona positiva”.

Mancini come sta?
“Non ha giocato giovedì ma non ho bisogno di dire nulla su di lui. Ha sempre un atteggiamento diverso e ritornerà in squadra quando penso che ne abbiamo bisogno. Per me è un grandissimo giocatore, oltre che un grande professionista”.

Chi è il favorito per giocare basso a destra?
“Vediamo domani, è la frase che mi piace di più (ride, ndr)”.

Se la Roma non dovesse entrare tra le prime quattro, sarebbe un fallimento o una tappa nel percorso?
“La risposta da dare sarebbe molto lunga, ma sono sicuro che non sarebbe un fallimento. Come tutti hanno detto, dall’inizio della stagione, questo è un anno zero. Abbiamo cambiato tutto. Mi ricordo che quando Klopp è arrivato al Liverpool sono arrivati all’ottavo posto nella prima stagione. E la Lazio che sta facendo bene, da quanti anni Inzaghi è in quella squadra? Gasperini anche. Sono una persona positiva e non ho mai pensato di non arrivare al quarto posto”.

Perché la Roma ha così tanta difficoltà a ripartire?
“Per chi sta dentro questo fenomeno non è così facile. Se Valentino Rossi fa tre incidenti non risale subito. Questo è il mio pensiero, rispetto la tua opinione. La mente è così. Quando non abbiamo quello che dovremmo avere, le cose risultano in un altro modo, anche se lotti per cambiarle. Il calcio è uno sport di squadra e per questo è diverso dagli altri. Se Valentino Rossi cade, spero che non gli succeda (ride, ndr), tornare in piedi dipende solamente da lui”.

Nella sua idea di calcio è meglio difendere sull’uomo o sulla palla?
“Le due cose insieme. Dipende dove è la palla, dalla zona in cui si trova e che tipo di pressione si fa”.

Foto: Roma Twitter