Fonseca e Giampaolo, quando il mercato (in ritardo) non dà l’invocato aiuto

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Petrachi dice che il mercato in Italia finisce troppo tardi. Meno male per la Roma visto che ci sono almeno due o tre situazioni scoperte. Per dire determinate cose bisognerebbe avere le spalle al sicuro e fare tutte le operazioni entro luglio. Un modo per aiutare un allenatore nuovo e fresco di nomina come Fonseca. Invece, nulla. A Petrachi il mercato lungo dà fastidio come a quei giornalisti che ne scrivono per settimane intere, si presentano alla cassa ogni fine mese e poi fanno pure ironia. Ma non potrebbero occuparsi di economia, cronaca rosa, magari con un’occhiata alle ultime evoluzioni di Wanda Nara? Scherzi a parte, come dalla Roma ci saremmo aspettati una maggiore e migliore tutela di Fonseca, il discorso vale a maggior ragione per il Milan. Certo, Giampaolo è andato un po’ in confusione a Udine, schierando una squadra con troppa gente fuori ruolo. Ma è anche vero che il Milan non lo ha messo nelle condizioni di rendere al massimo, completando l’organico almeno 15 giorni prima l’inizio del campionato, con un tourbillon sulle uscite che ha tolto ulteriore certezza a chi poi è stato costretto a restare o quasi (André Silva è un esempio). Chi non ama il calciomercato ha tutta la libertà possibile e immaginabile di non seguirlo, mica è una prescrizione medica. Ma se si tratta di direttori o di dirigenti, farebbero bene a compiere io fatti prima di sprecare tante (inutili) parole.   Foto: Twitter ufficiale Milan