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Fonseca racconta: “Le bombe alle 4 del mattino, gli amici arruolati, il viaggio con aerei e sirene che passavano”

01.03.2022 | 10:49

Paulo Fonseca è finalmente arrivato in Portogallo: il tecnico, che si trovava in Ucraina al momento dello scoppio della guerra, ha affrontato un lungo e difficile viaggio per lasciare il paese, raccontando tutto in una conferenza stampa tenuta dopo il rimpatrio: “Pensavamo di partire giovedì per la Svizzera in aereo, ma alle quattro del mattino abbiamo sentito le bombe cadere. Siamo stati presi dal panico, in quel momento abbiamo cercato di lasciare Kiev, ma c’era troppo traffico sulla strada principale. Siamo andati allora nell’hotel del presidente dello Shakhtar Donetsk, insieme allo staff e ai giocatori, eravamo spaventati dalle bombe che cadevano vicino a noi”.

Fonseca prosegue: “Non ho parole per descrivere la situazione che vive il popolo ucraino, stanno soffrendo e combattendo duramente, c’era una lista enorme di persone che volevano entrare nel paese per aiutare l’esercito. I nostri amici stanno bene, ma siamo molto preoccupati per loro. Il viaggio è stato difficile, abbiamo visto colonne militari e sentito sirene, c’era sempre la sensazione di pericolo”.
Foto: Twitter Roma