Fonseca: “Reduci da tre giorni di lavoro fantastici. E io mi sento un leone, non un gattino”

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Paulo Fonseca ha presentato in conferenza il derby di domani sera. “Oggi arrivo qui, derby, partita difficile... Ma arrivo qui con fiducia. Un conto è se sentiamo che i giocatori sono tristi, non a loro agio. Mi sarebbe piaciuto farvi vedere questa settimana di lavoro, poi non posso arrivare qui e non trasmettere fiducia. La verità è che questi tre giorni di lavoro sono stati fantastici. E quindi vado verso la partita con fiducia, non posso fare altrimenti. Ed è per questo che ho fiducia nel futuro, non posso dire altre cose perché questa è la verità. Ovviamente per ogni partita abbiamo strategie diverse. Sappiamo che affrontiamo una squadra molto forte, abbiamo preparato la partita in funzione degli avversari che sono fortissimi. Una cosa non so fare: dare la palla alle altre squadre. Vogliamo giocare, vogliamo avere l'iniziativa, vogliamo dominare quando possiamo farlo, vogliamo difendere bene perché la squadra ha fatto bene collettivamente. Vogliamo preparare la partita in funzione dell'avversario che abbiamo domani. Io credo in un modo di vincere. Penso che comunque sia comune a tante grandi squadre. So che in Italia non si valorizza il gioco ma il risultato. Ma mi hanno portato qui perché volevano cambiare. Credo che quando una squadra ha la palla continuerò a credere in questo, e con la qualità che abbiamo dobbiamo avere molto di più la palla e creare molto di più. Continuo a credere in questo. Non mi sembra che il calcio sia migliore quando diamo palla agli avversari, continuerò a credere in questo. Se mi sono arrivate le voci sul fatto che non vada d’accordo con Ibrahimovic? AA me no. È la verità. Ho 51 anni, se sento quello di cui parlate voi non posso lavorare. Quindi, a me non importa. Non è importante per me quello di cui si parla. Non è che è vero tutto quello di cui si parla. E per me non è importante, altrimenti come potrei avere tranquillità per lavorare. Se lei posta qualcosa su Instagram e io vado a criticarti sono sicuro che non ti può far piacere. Ecco, se vado dietro a tutte queste cose come faccio a lavorare tranquillo? Per me non è importante. Quello che è importante è quello che sento qui, quello che mi fanno sentire le persone che lavorano con me. Se mi sento più un leone o un gattino? Sempre un leone”. Foto: X Milan