Fonseca saluta lo Shakhtar: “Non sono più l’allenatore del club ma rimango un suo grande tifoso”
11.06.2019 | 11:38
Il neo tecnico della Roma, il portoghese Paulo Fonseca, ha pubblicato un lungo post su Instagram per salutare e ringraziare lo Shakhtar Donetsk:“Ricordo il giorno in cui volai a Kiev per firmare il contratto con lo Shakhtar. Qualche pensiero di motivazione, la volontà di vincere, l’eccitazione di un qualcosa di sconosciuto: un nuovo Paese, nuove persone, ogni cosa attorno a me era poco familiare. Sono passati tre anni. Oggi parto, lasciando la mia famiglia allo Shakhtar e la mia seconda casa in Ucraina. L’Ucraina mi ha dato molto: qui abbiamo raggiunto vittorie, vinto trofei, ho vissuto un’esperienza unica. La gente è stata al mio fianco ogni giorno, ha creduto in me e mi ha supportato. Sono grato al presidente Akhmetov per la sua saggezza e la sua assistenza. Sono grato ai giocatori: il merito del mio successo è di ognuno di voi. Sono immensamente grato ai tifosi: ragazzi voi siete la forza! Sono grato agli uomini dietro le quinte dello Shakhtar: direttori, medici, cuochi, massaggiatori, magazzinieri. Grazie a tutti. Siamo stati una grande squadra e non vi dimenticherò. Sono fiero del tempo passato allo Shakhtar. L’unico rammarico è che non è ho mai visto la Donbass Arena e non sentito più l’incredibile atmosfera dei tifosi di casa sugli spalti. Il cuore dello Shakhtar è Donetsk. Mi è dispiaciuto non aver potuto giocare lì. La speranza è quella che lo Shakthar torni a casa. Auguro loro di continuare a vincere e diventare sempre più forti. Non sono più l’allenatore, ma rimango un grande tifoso del club. A ogni gara, tiferò per la famiglia nero-arancione. Accetto una nuova sfida, ma l’Ucraina rimarrà per sempre nel mio cuore. Mio figlio è nato qui, ho trascorso tre anni felici lì. Non dico addio, dico arrivederci. Con affetto, Paulo Fonseca”.
Alfredo Pedullà ha contribuito alla determinazione del concetto di calciomercato nella sua moderna
accezione e questa è solo l’ultima tappa della sua lunga carriera giornalistica.
Dal basket alla serie B di calcio, la qualità del lavoro di Alfredo è attestata dai numerosi premi vinti
nel corso degli anni, dalla quantità dei libri pubblicati e dalla coda di pubblico che quotidianamente
lo segue in Tv e sui social.
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