Forsberg, Lindelof e non solo: Italia, ecco la Svezia ai raggi X

Premessa: in condizioni normali l'Italia non avrebbe dovuto temere alcuna delle quattro Nazionali inserite nella seconda urna del sorteggio di Zurigo. Alla luce delle ultime esibizioni della nostra Nazionale, però, qualsiasi avversario avrebbe potuto nascondere insidie. Tutto ciò premesso, l'abbinamento toccato in sorte agli azzurri è stato il peggiore possibile. La Svezia di Jan Andersson, infatti, pur avendo archiviato da oltre un anno l’era Ibrahimovic (che ha lasciato dopo Euro 2016 ma che comunque non sarebbe stato disponibile, dovendo ancora recuperare dall’infortunio al crociato), per tradizione e qualità tecniche era sicuramente la rappresentativa sulla carta più ostica che ci potesse toccare in sorte. Gara di andata in trasferta, il 10 novembre prossimo, tre giorni dopo il ritorno in Italia. IL CAMMINO La selezione scandinava ha chiuso il girone A con 19 punti, piazzandosi seconda alle spalle della Francia che di punti ne ha incamerati 23. Un bottino, quello svedese, figlio di 6 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte, 26 i gol fatti, 9 quelli subiti. Proprio la differenza reti ha consentito ai gialloblu di qualificarsi per i playoff, a discapito dell'Olanda che aveva totalizzato parimenti 19 punti. Le altre squadre inserite nel raggruppamento erano Bulgaria, Lussemburgo e Bielorussia. IL CT Jan Andersson è stato chiamato dalla Federazione a succedere a Erik Hamren dopo gli ultimi Europei. In precedenza, il tecnico classe 1962 aveva guidato Alets, Laholms, Halmstad (la compagine della sua città natale), Örgryte e IFK Norrköping nel quinquennio 2011-2016. Il modulo di riferimento è il tradizionale 4-4-2, interpretato dai suoi uomini in maniera solida e compatta, con buona copertura degli spazi. VECCHIE E ATTUALI CONOSCENZE Tra calciatori che attualmente militano in Serie A ed ex “italiani”, diverse sono le nostre conoscenze: dal capitano Granqvist (ex Genoa) ai bolognesi Helander e Krafth, passando per Rohden (Crotone) e l’ex Juve e Cagliari Ekdal. PUNTI DI FORZA Spiccano le qualità di Emil Forsberg, esterno offensivo tra i grandi protagonisti del miracolo Red Bull Lipsia, e di Victor Lindelof, transitato in estate dal Benfica al Manchester United ma che ancora non è riuscito a convincere della sua affidabilità in Premier League José Mourinho, che sin qui in campionato gli ha riservato un solo minuto, schierandolo invece entrambe le volte da titolare in Champions League. Evidentemente lo Special One ritiene che il marcantonio di Vasteras debba ancora sintonizzarsi sulle frequenze del calcio inglese. Precisato che il 95% degli elementi nel giro della Nazionale gioca fuori dalla Svezia, da non sottovalutare anche le individualità di Claesson (esterno-trequartista del Krasnodar, compagno di Granqvist), dei terzini Olsson (Swansea) e Augustinsson (Werder Brema), di Sebastian Larsson, centrocampista dell’Hull City e, dulcis in fundo, dei noti attaccanti John Guidetti (Celta Vigo), Ola Toivonen (Tolosa) e il giramondo Marcus Berg, attualmente di stanza negli Emirati tra le file dell’Al-Ain. PUNTI DEBOLI Gli azzurri possono puntare su una certa macchinosità complessiva degli svedesi, che vanno presi in velocità e possono soffrire gli inserimenti senza palla in zona gol. FORMAZIONE TIPO (4-4-2) Olsen; Lustig (J.Larsson), Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Johansson, S. Larsson, Forsberg; Berg, Toivonen.   Foto: thejournal.ie