FORZA, TECNICA E PERSONALITÀ: KONÉ HA L’IDENTIKIT DEL CAMPIONE
Se volessimo provare a rappresentare Kouadio
Koné con una sola parola, questa sarebbe "completezza". Il nuovo centrocampista della
Roma mischia impareggiabili qualità nella progressione palla al piede, ad un'innata proclività al sacrificio e sensibilità tecnica. Essenzialmente, Koné sa fare tutto, e bene. È il tipo di giocatore che può andare a colmare quel vuoto incolmabile lasciato da Radja
Nainggolan, che la Roma cerca di riempire da anni con scarsi risultati. Il centrocampista francese nasce il 17 maggio del 2001 a Colombes, una città nell'Île-de-France, a circa 10 chilometri da Parigi. Koné inizia a flirtare col pallone nelle giovanili del
Tolosa, in cui sviluppa il suo talento fino all'esordio in prima squadra del 2019. Da quella partita, una sconfitta per 1 a 2 contro il
Digione, il giocatore prende le redini della squadra per le due stagioni a venire, fino alla grande chiamata: il
Borussia Mönchengladbach. L'addio al Tolosa, a casa sua, è sofferto. Ma quella del club tedesco è un'opportunità irrinunciabile. Nei 3 anni al Gladbach, Koné porta a referto 6 gol e un assist, numeri sicuramente modesti, ma del giocatore non sono i bonus a colpire, ma ciò che riesce a fare in campo. Il classe 2001 copre il rettangolo verde con una disinvoltura inquietante, e la mole di compiti che è in grado di svolgere nei 90 minuti è straordinaria: lega il gioco, pressa, strappa il pallone agli avversari, si inserisce, costruisce, gioca nello stretto...è praticamente ovunque. Le sue qualità sono apprezzate anche in Nazionale, di cui il francese segue tutte le trafile giovanili fino al grande esordio con i grandi di qualche giorno fa contro il
Belgio, in Nations League. Schierato al fianco di
Guendouzi e del suo idolo N'Golo
Kanté, Koné ha sciorinato qualità e sostanza, facendo impallidire la Francia intera, che ora lo vorrebbe titolare a tempo indeterminato. Punto di vista comprensibile, dati i numeri impressionanti della sua partita in maglia blue: 93% di passaggi riusciti, 100% di dribbling andati in porto e 8 su 13 duelli vinti. Una prestazione maiuscola, che ha costretto il laziale Guendouzi a pregare che il giocatore non riproponga la stessa partita nel derby che li attende il prossimo gennaio, a ridosso dell'Epifania. Anche il suo, punto di vista molto comprensibile. Le grandi cose mostrate in Germania e con la sua Nazionale, hanno spinto la Roma ad investire su di lui con un'operazione da circa 20 milioni complessivi. Investimento razionale e di lunga portata, per una Roma che ha estremamente bisogno di un calciatore con le sue caratteristiche. De Rossi pretende infatti una squadra corta e in grado di recuperare velocemente il pallone, per poi sfruttare la verticalità e gli spazi. In un centrocampo con tanta qualità ma poca gamba e fisicità, Koné rappresenta proprio quel prezioso tassello mancante, indispensabile per proporre in campo ciò che l'ex capitano giallorosso richiede. Il talento di origini ivoriane, ha già mostrato qualche bagliore di luce nei 20 minuti concessigli contro la Juve, in cui nella posizione di mezz'ala ha mostrato perle nello stretto e tanto dinamismo. Ora siamo pronti a godercelo con una maglia da titolare nella sfida di domenica contro il
Genoa. Le sensazioni sono incoraggianti, ma parlerà il campo. Foto: Instagram Koné