Foschi sì, Foschi no. Aglietti no, Aglietti sì: la parabola del Lecco
03.03.2024 | 14:30
Quella del Lecco è (era) una bella favola che si sta trasformando in una barzelletta. Riepilogando: ieri pomeriggio, dopo la sconfitta in casa del Sudtirol, il direttore generale Maiolo aveva fatto capire che il patron Di Nunno aveva esternato la sua delusione nei riguardi dello staff tecnico, al punto che Aglietti – avevamo aggiunto – andava considerato al capolinea. Non esonero già sancito, come raccontato da qualcuno, ma allenatore fortemente a rischio. Al punto che, come evidenziato da un sito locale, Foschi (l’allenatore della storica promozione) era già stato segnalato stamattina a Lecco pronto a riprendere in mano le redini della squadra. Ma Di Nunno ha cambiato nuovamente le carte, affidando nuovamente la squadra – chissà per quanto tempo – ad Aglietti. Ribadiamo il concetto: la scelta di prendere Aglietti al posto del duo Malgrati-Bonazzoli si è dimostrata subito inopportuna, al punto che sarebbe stato meglio “mai che tardi”. Non soltanto per il punto conquistato in quattro partite ma anche e soprattutto per una totale inconsistenza evidenziata subito dal Lecco. Non sappiamo quanto durerà Aglietti, la fiducia è ormai inesistente, sappiamo soltanto che questo è il modo peggiore per vivere una stagione di Serie B. Riepilogando: Foschi prima sì e poi no, Aglietti prima no e poi sì, un balletto che rende la situazione come minimo grottesca. Peccato.
Foto: Instagram Lecco