FRANCESCO BARDI, LE SUE PARATE PER INCANTARE LA SPAGNA
27.07.2015 | 12:15
Da Livorno alla Spagna, passando per Milano, Novara e Verona. Sembrerebbe l’itinerario disegnato da un turista, già pronto a salpare con la valigia in mano.
Invece è il tour, calcistico, di Francesco Bardi, il portiere classe 1992 che si appresta ad iniziare una nuova e stimolante esperienza. Fuori dai confini nazionali, Già, perché da qualche giorno il portiere originario di Livorno ha firmato per l’Espanyol, seconda squadra di Barcellona, dove resterà in prestito per questa stagione.
Una tappa importante per la carriera di Bardi, che a soli 23 anni può calcare palcoscenici storici e straordinari come il Camp Nou o il Santiago Bernabeu. Storia da raccontare ai nipotini, un domani. Per Bardi, le porte della Primera Division si sono aperte dopo due stagioni consecutive in serie A (tra Livorno e Chievo) e il recente Campionato Europeo Under 21 in Repubblica Ceca con la Nazionale di Gigi Di Biagio, purtroppo sfortunato per i colori azzurri, dove ha giocato da titolare.
La storia di Francesco Bardi è quella di un comune ragazzino col sogno di diventare calciatore. Nasce a Livorno il 18 gennaio del 1992 e proprio nella sua città natale inizia a muovere i primi passi nel mondo del pallone, crescendo nelle giovanili del club amaranto.
Una lunga trafila che viene premiata il 16 maggio del 2010, allorquando Bardi corona il sogno di esordire nel massimo campionato a soli 18 anni, nell’ultima giornata in occasione di Parma-Livorno, terminata 4-1 per gli emiliani. Il giovane Bardi viene immediatamente notato dall’Inter, che in quanto a calciatori in erba è parecchio esperta, che ne acquista la metà nel 2011 e lo piazza nella squadra Primavera per farlo crescere ulteriormente.
In quello stesso anno, il giovanissimo Francesco porta a casa l’ambito Torneo di Viareggio con la maglia nerazzurra (uno dei più importanti trofei giovanili del mondo) e viene nominato contestualmente anche miglior portiere della competizione. Il ritorno a Livorno, nella stagione 2011/2012, segna il suo debutto in serie B e il primo vero campionato professionistico da titolare: saranno, infatti, ben 34 le presenze totali al termine della stagione.
L’Inter, a questo punto, decide di acquistare l’intero cartellino del giocatore (per puntarci in futuro) e lo spedisce ancora in prestito, al Novara (2012/2013). Qui Bardi giocherà tutte le partite da titolare e conquisterà, con i suoi compagni di squadra, anche la storica promozione in serie A del club piemontese.
Terminata l’esperienza in Piemonte, Bardi torna nuovamente nella sua Livorno (2013/2014), ma è un ritorno amaro: infatti, la squadra – a fine campionato – retrocederà in serie B.
Una delusione che verrà subito corroborata dall’interesse del Chievo, che consente a Bardi di fargli assaggiare ancora i campi della serie A. Saranno soltanto 10 le presenze in gialloblù, ma l’immagine del rigore parato a un campionissimo come Gonzalo Higuain – in occasione di Napoli-Chievo, seconda giornata di campionato – resterà indelebile. Ed ora la Spagna. Barcellona. Espanyol. Una maglia conquistata con sudore e sacrifici.
Il ragazzo di Livorno è pronto per esaltare le platee iberiche con le sue parate.
Foto: sito ufficiale Espanyol