Francia-Israele dichiarata ad alto rischio, sicurezza rafforzata
13.11.2024 | 12:10
Dopo gli episodi di violenza avvenuti la scorsa settimana ad Amsterdam, in cui i tifosi del Maccabi Tel-Aviv sono stati aggrediti per aver rimosso delle bandiere palestinesi in città e, tra l’altro, per non aver rispettato il minuto di silenzio per le vittime del DANA, l’esecutivo di Emmanuel Macron teme che atti simili possano ripetersi anche in Francia in occasione della sfida di Nations League con Israele, a causa del delicato contesto geopolitico. Le scorse settimane, si era addirittura discussa la possibilità di giocare la gara in un altro impianto che non fosse lo Stade de France di Saint Denis, ma il prefetto di Parigi ha poi confermato quanto già deciso in precedenza, differentemente da quanto invece è stato fatto in Belgio, in cui si è deciso di spostare la gara con Israele in Ungheria. La decisione del prefetto francese continua a far discutere, soprattutto per via delle stringenti regole imposte dalle istituzioni per quanto riguarda il tifo e le manifestazioni politiche negli stadi: esclusa la possibilità, infatti, di esporre bandiere palestinesi o striscioni, come già successo durante PSG-Atletico con ripercussioni per il collettivo che aveva mostrato uno striscione in sostegno di Gaza. Si rimane quindi a Saint Denis, e i tifosi israeliani saranno accompagnati dalle forze dell’ordine, con l’obiettivo di evitare atti violenti di ogni tipo. Il prefetto di Parigi ha già confermato che le misure di sicurezza, anche lontano dallo stadio, saranno estreme, attraverso due anelli di sicurezza nei quali sarà richiesto un documento d’identità.
Foto: Instagram Stade de France