Frattesi: “Mancato passaggio alla Roma? Ci sono rimasto male, ma non ho chiesto niente”
Il centrocampista Davide
Frattesi del
Sassuolo ha parlato ai microfoni de
La Gazzetta dello Sport della sua stagione in
neroverde. Ottimo il rendimento del ventitreenne alla sua seconda stagione in Serie A (sei reti in venticinque partite). Il classe '99 ha parlato anche del suo mancato trasferimento alla
Roma, squadra dove è cresciuto e si è formato. Alcune parole di Frattesi:
"Pochi giorni fa il mister mi ha dato 500 euro di multa perché ho sbracciato verso Laurientè nella gara contro la Cremonese. Non era un gesto di insofferenza, volevo solo dirgli di stare largo. In realtà il mister non aveva appigli per rompermi le scatole e così… Un rapporto bellissimo anche se ci punzecchiamo. Il legame è nato l’anno scorso quando mi convinse a restare. Poi mi ha fatto vedere il calcio in un altro modo insegnandomi a non chiudermi mai di fronte alle novità. Io sono riconoscente a chi mi dà una possibilità. E mi sento in dovere di dargli qualcosa in più. Quando eravamo quartultimi mi sentivo in difetto con lui. Mi vergognavo quasi a salutarlo perché non riuscivo ad aiutarlo". Sassuolo:
"La società è stata brava ad accontentare chi voleva andare via e non faceva nulla per nasconderlo e a prendere ragazzi che stanno bene qui. In una squadra sono fondamentali equilibrio e ambiente: so che è brutto giocare poco, ma chi resta fuori deve capire le scelte e non creare situazioni scomode". Gol:
"Gli obiettivi di partenza erano due: fare meglio dell’anno scorso, quando mi ero fermato a 5, e battere il record personale, che è di 8 con il Monza in B. Adesso vediamo… Vorrei fare qualche assist in più". Futuro: "
Difficile rispondere. A volte sono un po’ autolesionista… Però qualcosa è cambiato. L’estate scorsa, quando potevo passare alla Roma, il trasferimento non si concretizzò per un paio di milioni. Non ho mai chiesto perché la Roma non mi avesse voluto davvero, ho preferito non approfondire. Ci sono rimasto male. E adesso non ci penso più. Non so dove giocherò, ma ho un approccio diverso al mio futuro. Innanzitutto il progetto della società, perché sono molto ambizioso. Poi l’aspetto tattico: meglio mezzala che in un centrocampo a due. Sto seguendo anche l’esperienza di Scamacca e Raspadori e capisco che ci vuole tempo per inserirsi in un altro contesto. Serve soprattutto la testa giusta". Foto: Instagram Frattesi