Frosinone, un vero disastro firmato da Pasquale Marino

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"Marino dov'è?", intonava la curva del Frosinone dopo la disastrosa eliminazione dei playoff per opera del Carpi. In undici contro nove: al Frosinone bastava pareggiare, ha perso. "Marino dov'è?", poi lui si è presentato, ha rimesso il mandato, rinunciando a un altro anno di contratto per poi aggiungere che si sarebbe trovata una soluzione. Già, la soluzione è questa: un vero disastro firmato da Pasquale Marino. I suoi amici mediatici, dopo il terzo posto nella stagione regolare, avevano sentenziato che in fondo era stato un ottimo risultato considerato che il rinnovo pattuito la scorsa estate sarebbe scattato in caso di salvezza. Ma ci rendiamo conto? Un ottimo risultato.... Il presidente Stirpe aveva voluto mettere un traguardo simbolico, la salvezza. Però mai si sarebbe atteso un disastro di questo tipo: scelte tattiche e gestione pessime, la mano (al contrario) dell'allenatore. Eppure gli avevano affidato un organico extralusso, il più completo della serie B. Come minimo l'organico in grado di arrivare secondo per distacco, senza patemi. Marino non c'è riuscito, con le sue scelte incomprensibili, con la spina staccata dopo la vittoria di Ferrara, come se la stagione fosse finita lì. Ci sono disastri e disastri: quello di Pasquale Marino merita la precedenza. Purtroppo per i tifosi del Frosinone che attendevano di sicuro un altro epilogo. Foto: sito ufficiale Frosinone