Funes Mori, l’Italia nel destino

 



Il calcio e i reality show. Due fattori che difficilmente possono viaggiare sullo stesso piano. Eppure nella vita calcistica di Rogelio Funes Mori questo binomio è risultato decisivo e ora è ambito da mezza Europa. Ma andiamo con calma.

L’attaccante, classe 1991, comincia a dare i primi calci ad un pallone insieme al gemello Josè nei sobborghi di Mendoza, nell'estremo nord dell'Argentina, ma la prima e fondamentale svolta avviene nel 2001 quando il padre decide di portare tutta la famiglia in America per far sfondare i suoi figli nella MLS. Qui iniziarono una lunga trafila in diverse società del Texas:  giocando nei college Workman Junior High e Arlington High School e allenandosi nell'Accademia ASG Central Gold Team 91, arrivando a far parlare molto di loro nel 2008 grazie alle prestazioni proprio nel campionato Accademy americano.



Nel 2007 ecco la svolta: i due Funes Mori decidono di partecipare al reality “Sueno MLS” (chi non ricorda “Campioni” con il Cervia?) dove il premio per i primi cinque classificati è un contratto con il Dallas. Rogelio  stravince il concorso e anche il fratello riesce a piazzarsi dignitosamente. Le loro prestazioni nelle giovanili della squadra americana non passano inosservate al Chelsea che, grazie a Jorge Avial (uomo di fiducia di Abramovich) prova a portare i due campioni in Inghilterra. Il tutto non si materializza per molteplici problemi burocratici.

Il coach di Dallas, Oscar Parejo, però capisce che il loro talento lì è sprecato e quindi prova a chiamare il River Plate segnalando i due piccoli campioni. I due fratelli sono immediatamente tesserati e inizia la loro avventura al Monumental. Qui inizia la divisione tra i due fratelli con Rogerio che, a suon di gol, conquista sempre di più la stima di squadra e allenatore. Quest’anno è giù a quota quattro in appena 15 incontri e sul suo conto si stanno muovendo Fiorentina e Milan. Nelle ultime ore è uscita la notizia di un accordo raggiunto con il Napoli, prontamente smentita dal River.