Gabbiadini, quel pallone pesava quintali. Ma sul ruolo…
20.10.2016 | 13:36
Siamo sinceri: chi considera Manolo Gabbiadini un attaccante esterno dovrebbe fare due cose. La prima: parlare con il diretto interessato, avrebbe la conferma totale di quelle che sono le sue presenze e le sue caratteristiche. La seconda: studiare il recente passato di Manolo che ha sempre spinto per fare la prima punta, lasciando i club che lo avevano costretto ad agire in un ruolo diverso. Quindi dire quelle cose di Gabbiadini significa non averlo conosciuto bene sul campo, oppure significa aver preso un bel granchio. Ora si tratta soltanto di provare a recuperarlo, psicologicamente il ragazzo sta vivendo forse il momento più complicato della sua carriera. Prima vice Higuain, poi vice Milik, quindi la possibilità di essere titolare ma con mille pressioni addosso. Dopo un mercato che lo ha visto in bilico fino agli ultimi giorni e che potrebbe renderlo protagonista anche a gennaio se non ci fosse una svolta nelle prossime settimane. Intanto, consigliamo di studiarlo meglio – senza prevenzioni o presunzioni – a chi lo considera un attaccante esterno. Nel frattempo Gabbadini ha interpretato nel migliore dei modi lo spezzone che gli è stato concesso contro il Besiktas. Un rigore trasformato con straordinaria freddezza, quel pallone pesava quintali, spesso nel vivo del gioco contrariamente a quanto era accaduto contro la Roma. Potrebbe essere la strada giusta per ripartire, a patto che non lo considerino un attaccante esterno.
Foto: Gabbiadini twitter