Gagliardini, esordio da 7: quando conta il linguaggio del campo
15.01.2017 | 00:30
Ci siamo spaccati, divisi, sulla valutazione. Alla fine conta soltanto una cosa, il linguaggio del campo. La vigilia dell’esordio di Roberto Gagliardini in maglia Inter era stata caratterizzata da varie opinioni sui soldi spesi dai nerazzurri per strapparlo all’Atalanta: una cifra, con i bonus, a metà strada tra i 25 e i 30 milioni. Tanti, troppi? Dibattito aperto, ognuno può pensarla come ritiene, mai ci troveremo d’accordo sulle valutazioni. In fondo, con i bonus, anche Caldara potrebbe costare alla Juve 25 milioni. Tanti, troppi? Possiamo confrontarci in eterno, mai ci sarà un giudizio unanime. Ma alla fine il linguaggio del campo ha detto una cosa essenziale: l’esordio di Gagliardini è stato da 7, quantità e qualità, fisicità e inserimenti, la testa giusta per lasciare da parte l’emozione della prima volta a San Siro. Non è il caso di scomodare paragoni inopportuni, basta e avanza per spendere un applauso sincero verso il centrocampista voluto fortemente da Pioli.
Foto: Twitter Inter