Galliani: “Dovevo questa promozione a mia madre. Stroppa resta, costruiremo una squadra fortissima. Su Ibra…”

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Adriano Galliani, fresco della promozione in A col suo Monza, si è raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L'ex Milan ha svelato qualche retroscena: "Avevamo sfiorato la Serie A cinque volte, l’anno scorso l’abbiamo persa di un soffio in campionato e ai playoff con il Cittadella. Poi quest’anno c’è stata Perugia. Sì, il dubbio mi è venuto ancora, ma fortunatamente la squadra ha reagito alla grande. Per il Monza andare in Serie A è ultra romantico. Lo dovevo a mia madre che mi portava da bambino a vedere le partite. Questo era proprio il sogno della mia vita. A Pisa ero sceso negli spogliatoi: pensavo di festeggiare, invece ho sentito il boato, mi sono demoralizzato. E sono risalito. Sull’aereo ho detto al presidente che sarà durissima: ci sono 13-14 squadre già salve prima di cominciare. Dobbiamo pensare alla salvezza e ci sono 6-7 squadre con le quali giocarcela, quindi abbiamo il 50% di possibilità di farcela. Perciò serve una squadra fortissima.  Ibra? Deve guarire al ginocchio, poi si vedrà. Noi comunque, avendo il Milan nel cuore, mai faremmo un tentativo con Ibra senza avere il loro ok. L’asticella in Serie A si alza, ne devo parlare bene con Berlusconi. Però calma, voglio ricordare che il Monza nel giugno 2017 era ancora in Serie D, quindi dobbiamo andare piano. Stroppa? Sarebbe rimasto con noi anche se non fossimo stati promossi. Lo apprezzo, fa giocare bene al calcio. Sa cosa avevo detto a Berlusconi quando l’abbiamo preso? Berlusconi mi chiese: perché prendiamo Stroppa? E io: perché fa giocare bene al calcio. E vince. Così è stato". FOTO: Twitter Monza