Galliani ricorda la Champions del 2003: “In questi giorni porto la mascherina con il rigore di Sheva”
Intervistato da
SportWeek,
Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha ricordato i suoi successi con il
Milan, a partire dalla prima
Coppa dei Campioni del 1989:
"Novantamila spettatori al Camp Nou, tutti milanisti perchè in Romania c'era ancora la dittatura di Ceausescu e quindi dal Paese non usciva nessuno. La nostra prima Coppa dei Campioni, vent'anni dopo l’ultima. Paolo Maldini che subentra al padre Cesare nell’albo d’oro, i quattro gol, due a testa, di Gullit e Van Basten. Berlusconi portato in trionfo. Devo andarci piano, se no il cuore martella ancora troppo forte nel petto. Quella del 1994 vinta contro il Barcellona? Noi siamo dati sfavoriti perché privi in difesa di Baresi e Costacurta, squalificati. Vinciamo 4-0, Massaro ne fa due, poi la perla di Savicevic e il gol di Desailly. Loro non vedono palla, Capello esulta con una mano in tasca a ogni gol, alla fine il grande Cruijff ha la faccia stravolta." Infine, un pensiero sulla finale di
Manchester del 2003, vinta contro la Juventus e la semifinale contro l'Inter:
"Quei sei giorni dal 7 al 13 maggio 2003 sono stati i più intensi che abbia mai vissuto da dirigente. La prima volta nella storia che due squadre italiane si affrontano in una semifinale di Champions. Milano era in apnea. Poi, che finale, con il rigore decisivo di Sheva! In questi giorni vado in giro con una mascherina che mi ha regalato lui stesso nei giorni della pandemia, sopra ha stampata la foto di quel rigore con cui batte Buffon e ci fa vincere la Coppa." Foto: Zimbio