Gandini: “Mi piacerebbe vincere l’Europa League, con Spalletti dialogo costante. Su Totti e Nainggolan…”

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Umberto Gandini, amministratore delegato della Roma, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport, facendo il punto in casa giallorossa dopo il successo di ieri sul Crotone: "La Roma sta molto bene, la rincorsa costante alla Juventus credo sia il motivo principale di questo campionato. Oggi siamo -7, mancano tante giornate e siamo fiduciosi anche per le altre competizioni che ci riguardano come Europa League e Coppa Italia. Il mio passaggio dal Milan alla Roma? Fino a questo momento è da considerarsi positivo anche per la buona volontà dei miei collaboratori, e sicuramente questa squadra competitiva ha favorito il mio sbarco. Mi trovo in una situazione esaltante, con la possibilità di portare il mio contributo in una società che punta a primeggiare in tutta Europa. Se la squadra sarà competitiva anche la prossima stagione? Le dinamiche di gestione in una società di livello sono legate a tantissimi fattori, va valutato il momento in cui fare le scelte. Posso dire che la squadra è competitiva e lo sarà anche in futuro. Abbiamo già una grande spina dorsale con Szczesny in porta, Fazio in difesa, Nainggolan a centrocampo e Dzeko in attacco. Quale competizione mi piacerebbe di più vincere quest'anno? Penso l'Europa League, che è una competizione molto più difficile di come viene descritta. Lo stadio? Siamo sempre stati ottimisti, crediamo che il nostro progetto sia valido. Il dialogo continuo con l'amministrazione ci porterà ad un esito positivo. Stadio importante anche dal punto di vista tecnico? Certo, in Italia abbiamo l'esempio della Juve che in casa è quasi imbattibile. Anche noi in casa stiamo facendo bene ma abbiamo anche altri problemi come il pubblico e la logistica. Non è solo una questione di ricavi, ma anche quella di avere un calcio più fruibile allo stadio per il pubblico. Il futuro di Spalletti? Il dialogo con lui è costante e trasparente, di più non posso aggiungere rispetto a quanto detto finora. L'intenzione della società è quella di continuare con lui più a lungo possibile. Parleremo al momento opportuno e valuteremo i presupposti. Come abbiamo gestito il caso Nainggolan? Direi col dialogo e la professionalità. Non esiste il reato di opinione, il giocatore ha solo espresso opinioni personali che sono diventate pubbliche in maniera non consona. L'unica cosa che possiamo dire è che tutti dovremmo imparare a stare molto attenti alle comunicazioni che facciamo in pubblico. Anche in politica ultimamente ci sono stati vari esempi. Un paragone per Spalletti? Ha un po' di tanti, come la forte attitudine al comando di Capello e come Ancelotti, ma direi che ha moto di suo. E' un altro grande interprete di questa professione. Totti? E' un giocatore della Roma ed ha un contratto, toccherà a lui decidere il proprio futuro. Ha già un accordo per entrare nell'organigramma societario. Non credo che Totti possa stare al di fuori della Roma. Il Milan? Berlusconi ha scritto pagine importanti del calcio mondiale, quella rossonera è stata per anni una società all'avanguardia: come succede sempre, arriva anche il momento in cui mettere di deve mettere la parola fine e cambiare. Il lavoro fatto da Galliani anche quest'anno è straordinario. Il passaggio più importante è il cambio societario, poi sono sicuro che anche Montella ripartirà". Foto: sito ufficiale Roma