Gargano: “Lavezzi voleva picchiare Mazzarri. Anche io…”
04.05.2016 | 15:16
L’ex calciatore del Napoli, Walter Gargano, ha rilasciato una serie di dichiarazioni del tutto inaspettate durante un’intervista con la radio messicana RG. Il centrocampista uruguaino classe 1984, attualmente sotto contratto con il Monterrey, ha espresso la sua opinione riguardo la tifoseria partenopea: “Ammiro il modo in cui vivono il calcio, anche se non condivido la loro cultura: sono maleducati. Hanno dei modi di fare che qui sono completamente opposti: la gente con cui ho a che fare adesso è molto educata, se stai cenando o pranzando aspetta pazientemente. A Napoli in qualsiasi momento della giornata ti assalivano sbraitando con il loro dialetto, “uè, gargà, vieni qua”, senza mai chiedere per favore. È raro per un calciatore, c’è una passione immensa: se le cose vanno bene non puoi uscire di casa, e se vanno male nemmeno!”.
Il rapporto con Mazzarri: “L’Inter voleva acquistarmi, ma arrivò Mazzarri e con lui non c’erano dei problemi, ma delle divergenze d’opinione. Se mi dicono che una cosa è verde, ma io la vedo nera, per me continuerà ad essere nera. Ho molto carattere, e grazie a Dio ho sempre seguito le cose che per me sono giuste. Se c’era qualcuno che non era giusto, per me era questo signore. Sono cose che succedono, non c’erano problemi tattici: pensava che bastava dirmi “devi fare così, decido io”. Ok, decidi tu, ma sono io che vado in campo! Ha avuto problemi anche con Lavezzi, e non è stato mai riconoscente con me: ci fu un giorno in cui il Pocho voleva picchiarlo e fui io a fermarlo! Se non ci fossi stato io…”
Sul perchè Lavezzi volesse picchiare Mazzarri: “Perché Mazzarri voleva avere sempre l’ultima parola, aveva un carattere particolare e noi eravamo giovani e un po’ ribelli. Non gli piaceva nemmeno che bevessimo il mate negli spogliatoi o che ascoltassimo la nostra musica. Sono cose caratteristiche per noi, e a lui non piacevano”.
Sulla Juve: “Quest’anno aveva iniziato male, ma hanno dei calciatori fortissimi. C’è Buffon che fa cose impressionanti, una difesa che gioca assieme da tanti anni, un settore giovanile fortissimo che insieme all’Inter domina le competizioni delle categorie inferiori, gestiscono i più forti talenti italiani mandandoli in prestito e riprendendoli poi già maturi… Per me la difesa è la cosa più importante nel calcio e loro difendono benissimo, e hanno calciatori di grande qualità davanti”.