Gary Neville: “Da calciatore odiavo tutti, non stringevo la mano nemmeno a mio fratello. Con Schmeichel…”
16.11.2018 | 19:10
Gary Neville, storica bandiera ed ex difensore del Manchester United, ha rilasciato un’intervista ricordando le sfide del passato, in particolar modo contro Peter Schmeichel, portiere polacco passato al Manchester City dopo aver difeso i pali dei Red Devils: “Inizialmente, quando Peter lasciò lo United, continuavo ad avere dei buoni rapporti con lui. Era vera world class. Poi però è andato giocare al City: non avrebbe mai dovuto farlo. Io sono tifoso dello United. Non puoi giocare per il City, non puoi giocare per il Leeds, non puoi giocare per il Liverpool. È scritto sulla pietra. Confesso che da calciatore odiavo tutti, come tutti i miei compagni. Allo United noi odiavamo tutti e tutti ci odiavano. Funzionava così. Con Sir Alex afferma ai microfoni di Quickly Kevin – eravamo come in un’isola, la mentalità da stato d’assedio. La stretta di mano? Sinceramente la capisco solo a fine gara. Lì, dopo esserci dati battaglia, ha senso. Prima mi sentivo focalizzato sulla partita che mi sarei apprestato a giocare: l’idea anche solo di parlare con un giocatore avversario mi distraeva. Tutti mi rinfacciano l’episodio di Schmeichel, ma non stringevo la mano nemmeno a mio fratello Phil quando era capitano dell’Everton”.
Foto: Mirror