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Gasperini: “Hamsik e Insigne il top anche in Europa. Real Madrid? Il Napoli può batterlo. E su Sarri…”

23.02.2017 | 11:06

Gian Piero Gasperini è il vero artefice dello straordinario cammino compiuto fin qui dall’Atalanta in questo campionato. L’ex allenatore di Genoa e Inter, in attesa di sfidare sabato pomeriggio al San Paolo il Napoli, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino: “In termini di gioco la Serie A non è male: vedo la volontà da parte di tanti di voler giocare un calcio più costruttivo. È strano, però, questo campionato per l’andamento delle ultime tre: non si è mai vista una simile distanza dalla zona retrocessione. Sarri? Tutta questa situazione che si è creata alla fine darà maggiore attenzione e concentrazione a tutto l’ambiente. Poi il valore di Sarri rimane immutato. Magari De Laurentiis ha voluto solo creare della pressione positiva… Se passano il turno avranno entrambi ragione. Non sarà semplice, ma il Napoli può vincere 2-0 in casa con il Real, è una cosa possibile. Il Real in trasferta è meno temibile che al Bernabeu e il Napoli al San Paolo è diverso da quello in trasferta. Sarri è un allenatore che ha dimostrato che le grandi squadre possono essere allenate anche da chi fa tanta gavetta, e non solo da ex giocatori subito catapultati in alto. Agli azzurri toglierei Insigne e Hamsik: sono il top anche in Europa. Poi il fatto che siano divenuti grandi crescendo nel Napoli, rende la cosa ancora più bella. Per lo spirito di appartenenza dei tifosi nei loro confronti. Il mio è un calcio sempre in evoluzione: chi resta fermo a ripetere le cose che ha fatto sempre, è uno antico. Le cose rispetto a cinque anni fa sono completamente cambiate, quello di cinque anni fa è un calcio già vecchio. Io e Sarri abbiamo le stesso considerazioni su questo aspetto. Lo stage della Nazionale? Rivedo Petagna, Caldara e gli altri solo oggi. E questa non è una cosa piacevole. Avere giocatori così importanti a 48 ore di distanza da una partita così difficile non mi rende affatto felice. Pavoletti? Che sia arrivato in una top come il Napoli non mi sorprende. È un attaccante con grandi qualità: io consigliai a Conte di inserirlo almeno nella lista dei 30 per gli Europei. I suoi gol sono stati determinanti per i nostri successi. Quest’anno mi pare sia stato molto condizionato dagli infortuni: ci vuole pazienza, non è mai facile inserirsi a gennaio in una squadra così collaudata come è il Napoli”.

Foto: sito ufficiale Atalanta