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Gasperini: “Ora siamo internazionali, un club non può rimanere fermo”

22.04.2022 | 00:08

Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, è stato ospite speciale a Bergamo della presentazione de “L’album dei sogni”, il romanzo del giornalista della Gazzetta Luigi Garlando sulla storia della famiglia Panini. Diverse le dichiarazioni rilasciate, come apprendiamo da gazzetta.it: “Quando arrivai qui mi sembrava di essere in una piccola Bilbao, ma si faticava a investire sui giovani. L’immagine era di una squadra che lottava per salvarsi con il coltello tra i denti e l’esperienza di giocatori maturi. Io ho lottato per portare la mia visione, rischiando anche il posto in quel famoso Atalanta-Napoli. Avevo tutti questi ragazzi ben strutturati fisicamente, come Caldara, Gagliardini, Conti e via dicendo, e nel sottopassaggio prima della partita, quando li guardavo, mi dicevo: “Oggi li sbraniamo gli avversari”. E infatti spesso passavamo in vantaggio subito.

L’Europa ci ha fatto crescere, anche se quest’anno siamo stati un po’ meno bravi. Forse non siamo più così “bergamaschi”, ma più internazionali. Giusto così, un club non può rimanere fermo, se no la concorrenza se lo mangia.

Quando quest’estate ho sentito un tifoso dire che invidiava il Verona perché aveva vinto uno scudetto, mi sono cadute le p…. Ho capito che sarebbe iniziato il difficile“.

Foto: Twitter Atalanta