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Gattuso: “Ludogorets? Gara da non sottovalutare, all’andata risultato bugiardo. Su Rodriguez…”

21.02.2018 | 15:10

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Ludogorets, valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Queste le sue dichiarazioni: “La partita la prepariamo oggi a livello tecnico e tattico, la preoccupazione più grande è sottovalutarla. Affrontiamo una squadra che ha più di un giocatore molto veloce, non bisogna scherzare con il fuoco. Quello dell’andata è stato un risultato bugiardo, nei primi venti minuti abbiamo sofferto tanti, gara molto complicata nel primo tempo. Siamo stati fortunati a trovare il gol al 44′. Non scopro io la pericolosità del Ludogorets, per questo metto una squadra competitiva in campo, perché all’andata è stata una gara bugiarda. Da giocatore mi è successo di perdere una gara che all’andata abbiamo vinto 3-0. Rodriguez? Può fare molto di più, ha una grande testa e una grande umiltà. Non deve aver paura di poter far fatica, può fare molto di più sia tecnicamente che fisicamente. I dati che abbiamo dicono che Rodríguez ha una fisicità importante, sono i numeri che lo dicono. Se Cutrone è stanco? Assolutamente no, sta bene e gioca. Ha 20 anni. André Silva? È stato pagato due mesi prima, lo dovevano pagare tra due mesi invece il Porto è stato sorpreso perché i soldi sono arrivati prima. Secondo voi se nelle casse non c’erano i soldi Silva lo pagavamo prima? Lo aiuto sempre, ha grande voglia e cultura del lavoro. Il valore di Silva è quello che abbiamo visto negli ultimi venti minuti con la Samp. Locatelli? Vorrei vederlo più partecipe, ha tutto per fare bene. Ha tecnica e fisicità. Yonghong Li? Pensiamo solo a giocare. Il malumore c’è solo quando non arrivano gli stipendi o c’è disorganizzazione e qui invece c’è tutto, stipendi puntuali e premi se raggiungiamo gli obiettivi. I giocatori parlano con la dirigenza, qui funziona tutto, non ci sono motivi per parlare di problemi che non esistono. Futuro? Se non fosse stato per Mirabelli e Fassone non sarei al Milan. Mi hanno dato questa grande occasione e oggi non mi permetterò mai di parlare con loro del mio contratto. I complimenti dell’ultimo periodo? Forse perché la serie B è meno seguita, oppure la serie C. In questi anni qualcuno che mi ha apprezzato c’è stato, altrimenti non ti chiamavano al Milan. Sono contento, ma ho ancora molto da imparare“.

Foto: Milan Twitter