Gattuso: “Del mio contratto si sta parlando troppo. Le interviste dei giocatori? Certi titoli non mi sono piaciuti”
30.03.2018 | 15:26
Nel corso della conferenza stampa tenuta alla vigilia della trasferta allo Stadium contro la Juve, l’allenatore del Milan, Rino Gattuso, ha rilasciato tra le altre queste dichiarazioni: “Novità sul mio contratto? Se ne sta parlando troppo, sono cose di cui parlerà la società, pensiamo al campo e non al contratto. Donnarumma torna allo Stadium dopo il convulso finale dell’anno scorso? Quello che è successo l’anno scorso bisogna metterlo da parte, non deve pensarci, fa parte del passato. La prima di Bonucci da avversario? L’emozione è normale per lui, ma l’ho visto concentrato. Noi ci stiamo giocando qualcosa di importante che fino a due mesi fa era impensabile. Dobbiamo continuare a crederci ma ci vuole una grande prestazione. Loro si giocano lo scudetto per il settimo anno. Bisogna affrontarli con lucidità. Stiamo costruendo qualcosa di importante. Avremo due partite importanti, ma al derby penseremo poi. Speriamo di fare la nostra figura. Matuidi il Gattuso della Juve? Mi piace, ma è un giocatore diverso da me, io ero un cagnaccio, lui ha più inserimento. E’ un giocatore che mi è sempre piaciuto, mi sono sempre chiesto perché una squadra come il Psg l’abbia lasciato partire. Io al Milan a volte facevo anche il terzino quando Cafu partiva, qualcuno doveva restare altrimenti prendevamo un’imbarcata. Il nuovo infortunio di Conti? Ha una voglia incredibile. Siamo stati bravi a gestirlo bene, ma non abbastanza bravi a farlo andare più tranquillo e un po’ è colpa mia. Si trova in America, non si sa se dovrà fare un altro intervento o piccolo intervento. Dobbiamo stare vicini al ragazzo, è un patrimonio della società e dello spogliatoio. Dobbiamo metterlo in condizione di recuperare al 100%, vedremo cosa ci dirà il dottore in queste ore. Le interviste dei giocatori? Sento troppe chiacchiere, le parole dei miei giocatori che ho letto sui giornali non mi sono piaciute, vedo troppe parole. Noi non siamo questi. Ho letto quello che hanno detto i giocatori, mi portano la rassegna stampa e vedo. Se uno si ferma al titolo pensa che il Milan è diventata una squadra presuntuosa. Sui titoli c’è qualcosa di sbagliato. Kalinic? Problema risolto, si è presentato un giorno prima dalla Nazionale e si è allenato da solo. In quel momento lì non si era allenato nel modo corretto, le regole sono uguali per tutti. Il giocatore ha capito e si è messo a disposizione. Nikola è un giocatore che ci può dare ancora tanto, è un giocatore importante. Domani altra chance per André Silva? Mi mette in difficoltà, come Cutrone e Kalinic, vedremo chi far scendere in campo”.
Foto: sito ufficiale Milan