GATTUSO E QUELLI CHE…
Rino
Gattuso sta facendo un lavoro importante a
Napoli. Con tanti saluti ai prevenuti in servizio permanente effettivo, quelli che si sentono professori di Coverciano, citano titoli di film, poesie, documentari o chissà cosa per parlare di calcio. Forse è l’effetto Cavani (“è in in albergo napoletano, sta tornando, sta firmando”: forse era un sosia). Premesso che Gattuso ha perso Osimhen, il nodo cruciale e centrale del suo progetto tattico, bisognerebbe capire dove abitano questi professori che avevano addirittura chiesto l’esonero nei giorni, anzi nelle ore in cui Gattuso denunciava il suo grave problema agli occhi. Sarebbe bastato questo per aggiornarsi, per evitare qualsiasi giudizio in libertà, il rispetto al centro del villaggio. Ora, a Gattuso nessuno ha chiesto di vincere lo scudetto ma di ridare dignità a un Napoli sventrato dall’ultimo periodo dell’era Ancelotti. Lo sta facendo in pieno, ben oltre qualsiasi considerazione tattica di chi si sente professore di Coverciano quando forse non avrebbe voce neanche all’interno del condominio. Bene, quelli che volevano l’esonero, che la metteranno sulla tattica come se fosse la loro specialità e non lo è, ora possono anche rassegnarsi. Il discorso vale anche per quelli che avevano messo in discussione il rinnovo fino al 2023, senza clausole e tagliole,
come abbondantemente anticipato lo scorso 24 ottobre. Bene, basterebbe un lungo silenzio, spesso vale e conta più di mille parole. Magari all’interno del condominio… Foto: Twitter Napoli