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Gattuso: “In estate mi massacrarono, invece ci avevo visto giusto. Se salta tutto…”

17.12.2016 | 15:20

Gattuso Pisa

Prima del fischio d’inizio del match contro il Cittadella, l’allenatore del Pisa, Gennaro Gattuso, ha parlato così ai microfoni di Sky della paradossale situazione dei giocatori: “Il problema è tutto nei volti dei dipendenti e dei giocatori, di chi magari vive con 1000 o massimo 2000 euro al mese, per chi fa fatica a pagare il mutuo. Ieri ho pregato i tifosi di non fare casino, per fortuna mi hanno ascoltato. Sono stati bravi loro, ma devo ringraziare anche le forze dell’ordine. Se non arriverà la svolta, aspetterò tutti i ragazzi e i dipendenti e poi sarò l’ultima persona che andrà via. Sono stato massacrato in estate, quando sono andato a casa il 31 luglio, ma ci avevo visto giusto perché avevo capito con che tipo di persone parlavo e sentivo puzza di bruciato. Mi hanno massacrato dicendomi che ero incosciente, che infiammavo la piazza. E ora stiamo parlando di cose di cui parlavo io cinque mesi fa. Che idea mi sono fatto? Bisogna vedere se davvero si vuole vendere. C’era una proposta di 8 milioni più 4 di bonus, tanti saldi. Il problema è che l’attuale proprietà ogni giorno cambia modo di pensare, oltre a cambiare le carte in tavola. Così è un casino, lo sa anche Abodi che ci ha messo la faccia e si sta prendendo grandi responsabilità. Quindi o parliamo di gente a cui manca qualcosa a livello mentale, oppure non sappiamo cosa c’è dietro. Ieri non hanno pagato gli stipendi, così rischiamo di avere 4 punti di penalizzazione. Chi deve fare l’operazione deve pensare a tutti questi aspetti. Spero che tutto questo serva a qualcosa. Il calcio ha già visto i casi di Treviso e Parma: se si vuole un calcio pulito e più credibile, bisogna andare alla ricerca di alcuni aspetti. Chi non ha certe caratteristiche, non può fare calcio. Non voglio dare colpe, ma un cambiamento ci vuole. Oggi tocca al Pisa, in futuro può capitare ad altre società”.

Foto: Twitter Pisa