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Gattuso: “Il Napoli ha saputo soffrire. Ci mancano gli attaccanti”

31.01.2021 | 20:43

Intervistato da Sky, Gennaro Gattuso ha parlato della vittoria del Napoli sul Parma e della situazione con De Laurentiis, che vede una frizione tra le parti.

Queste le sue parole: “Non avevo dubbi che la risposta sarebbe stata positiva. Se avessi avuto percezione che la squadra non mi seguisse e non facesse nulla sarebbe stato meglio andare a casa. Oggi la partita mi è piaciuta. Contro il Parma una squadra tecnica fa sempre fatica perché è una squadra ostica che viene sempre a pressare. Abbiamo annusato i pericoli, abbiamo saputo soffrire. Abbiamo giocato da squadra. Quando ci siamo messi a cinque abbiamo fatto bene. Poi è chiaro che bisogna migliorare. Ma abbiamo un solo attaccante di ruolo, se all’Inter togli Lukaku e Lautaro. Noi oggi abbiamo solo Petagna come attaccante di ruolo”.

Perché ha tenuto tanto a puntualizzare? “Io sto prendendo schiaffi a destra e a manca tutti i giorni, sembra che siamo penultimi in classifica. Vengo massacrato puntualmente. Poi mi dite che chi parla non conta nulla, ma è difficile. Si smanetta tanto e poi ai giocatori qualcosa manca. Io non leggo nulla, al massimo Lombardo mi dice qualcosa. Io devo lavorare. Ora – e mi tocco le parti basse –  magari perdo con Genoa e Atalanta e sono di nuovo in discussione. Ci vuole serietà”.

Il tuo sfogo era rivolto alla piazza o alla società? “Io non sto a far polemica. Questa tarantella è cominciata da un mese a questa parte, non l’altro ieri. Sento parlare della mia pescheria. Anzitutto lì ci vuole classe per andare a mangiare. Sento dire che sono un maleducato, che sto morendo e non posso allenare, che sono incapace. Che sono incapace forse è la cosa più vera (ride, ndr). Non è facile, è una roba anomala quella che sta succedendo qua. Se qualche tifoso da tastiera non ha nulla da fare e sta ore a scrivere non è un problema mio, ma le offese gratuite sono uscite da persone conosciute, che lavorano da tanti anni qui. Questo non lo posso accettare per come sono sanguigno”.

E questo rinnovo di contratto? “Io non sono legato ai contratti, posso firmare anche 5-10 anni. Io sono legato alle mie emozioni, voglio fare il mio lavoro come lo so fare e sapere di che morte morire. Ora bisogna parlare della partita, non di altro”.

Sulla partita. “La squadra mi è piaciuta tanto. Tecnicamente no, ma le cose che ci sono mancate in questi mesi no. Siamo stati lì a battagliare”.

Lei crede ai fantasmi che vengono da fuori? “Io credo al lavoro. La mattina bisogna svegliarsi, farsi una doccia, mettersi un profumo, vestirsi e andare a lavorare con serenità. Ho sempre fatto così nella mia vita. Ma bisogna stare bene, sentirsi a proprio agio dove si sta”.

Lei si sente a suo agio? “A Castel Volturno coi miei calciatori sì, ma non mi sento a mio agio con quello che sta succedendo qua. Io credo fortemente nelle emozioni e l’aria che si respira non mi piace”.

Il rapporto col presidente com’è? “E’ sempre stato un buon rapporto. Non posso negare che dopo gli ultimi 15-20 giorni da parte mia un po’ di delusione per tutto ciò che è successo c’è. Io non sono ipocrita. Ma c’è grandissimo rispetto. Non mi ha mai fatto mancare nulla, io sono un suo dipendente, gli ho chiesto Bakayoko e me l’ha dato, c’è grande rispetto”.

Delusione per cosa? “E’ stata gestita male secondo me, punto e basta. Io non mi sono permesso di andare a sedermi a tavolino con altre squadre. Mi hanno chiamato, ma non sono andato. Ho saltato qualche appuntamento, non mi sono presentato, facendo la persona corretta che sono”.

Foto: Sito Napoli