Gattuso: “Il pericolo è pensare di essere diventati bravi. I ragazzi possono anche palleggiare col mio cuore, fin quando…”

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Nel corso della conferenza stampa tenuta alla vigilia di Milan-Inter, Rino Gattuso, ha rilasciato tra le altre anche queste dichiarazioni: “Biglia ha preso per mano la squadra? Un mese fa lo massacravate tutti. Anche Kessie e Montolivo, così come Jack e Locatelli. Tutti i centrocampisti stanno facendo bene, tutti sono cresciuti, giochiamo da squadra. Quando parlo di difesa non parlo solo dei difensori ma di tutta la squadra, compreso gli attaccanti. Domani ci faremo trovare pronti, con la testa lucida e le gambe a posto, daremo battaglia per 95 minuti. L’Inter è una squadra che lavora su tanti concetti, formazione difficile da affrontare. Oggi sarebbe facile dire che siamo stanchi dopo la Coppa Italia, invece no. I derby sono partite storiche, domani si fa il record d'incassi e per un giocatore questo deve essere fondamentale. La stanchezza la mettiamo da parte, non voglio sentirne parlare, non abbiamo nessun alibi. Dobbiamo scendere in campo con il coltello tra i denti. Le condizioni di Conti? Non è arrivato ancora il suo tempo, settimana prossima farà i test. Prima che scenda in campo con noi preferirei vederlo con la Primavera, magari fra 15 giorni. Il momento del Milan? Io ve lo dicevo che questa era una squadra forte. In questo momento c'è un solo pericolo: pensare di essere diventati bravi, dobbiamo sempre ricordarci da dove siamo partiti, perché ancora non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo diventare squadra e crescere ancora. Kalinic? Nikola lo proteggo sempre. Fin quando vedo voglia e rispetto dello spogliatoio e compagni, mi posso staccare il cuore e faccio palleggiare i calciatori col mio cuore. Avrà tante possibilità ancora con me. Quando ha sbagliato il gol nei supplementari con la Lazio ho pensato "Speriamo di non perderlo”, l’avevo già detto dopo la partita. Ci ho parlato più di una volta, devono essere bravi anche i compagni a sostenerlo. Il discorso vale anche per Silva e gli altri che giocano meno. I tifosi a San Siro mi devono aiutare, un applauso in più e un fischio in meno farà bene. Obiettivi? Mi piacerebbe vincere la finale di Coppa Italia, mi piacerebbe vincere l'Europa League, oppure arrivare quarti e andare in Champions. Questo è chiaro. Ma non sono discorsi da fare, vediamo dove arriviamo a fine anno. Bisogna alzare l'asticella e crescere, se crei la mentalità sicuramente è più facile". Foto: sito ufficiale Milan