Gazidis: “Con Boban e Maldini abbiamo gli stessi obiettivi, vogliamo il Milan al top. Su Rangnick e Ibra…”
Ivan Gazidis torna a parlare. L'amministratore delegato del
Milan ha rilasciato un'intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport,
questi i passaggi più significativi: "Il Milan è uno solo e con un obiettivo comune. A volte verrebbe voglia di prendere scorciatoie e scelte per l'immediato. Ho lo stesso sogno dei tifosi del Milan, ma per realizzarlo servono impegno, lavoro e pazienza. Due anime nel club? Non è vero, non è vero, non è vero. C'è una sola visione comune: avere un Milan moderno, che competa al vertice del calcio italiano e europeo, che giochi in futuro nel più grande stadio del mondo, con una chiara filosofia calcistica per ottenere i successi sul campo. Il nostro obiettivo sul versante sportivo è quello di far crescere la squadra, ma con un bilancio in linea col FFP. Non vogliamo mai più subire una esclusione dalle coppe. Nessun sogno è impossibile, ma tutti i sogni richiedono impegno, fatica e pazienza per essere realizzati. Faremo tutto ciò che è necessario per riportare il Milan tra i primi club al mondo. Il giorno che si affaccerà una nuova proprietà dovrà essere solidissima, perché comprerà un top club in tutti i suoi settori. Il viaggio non è facile, ma la meta è certa. Ci arriveremo. Non è un percorso individuale: non si tratta di me, di Boban, di Maldini o qualsiasi altra persona che lavori per questo club. Noi andiamo e veniamo. E’ il Milan che sta al di sopra di tutti. Ma serve tempo. Ibra? Zlatan ha avuto un impatto enorme, da un punto di vista tecnico, di personalità, di leadership. Non abbiamo mai rifiutato l'idea di giocatori esperti e già di alto livello. Ma puntiamo anche su chi possa diventarlo con noi. Theo Hernandez non è oggi un giocatore top? Bennacer non un potenziale top? C'è un team di persone che cerca di trovare i giusti equilibri, i giocatori che permettano il mix vincente. Boban e Maldini? Con loro ci parliamo tutti i giorni. Domani (oggi, ndr) siamo a Firenze. Torniamo insieme, felici o tristi, dopo ogni partita. Tutto quello che facciamo è insieme. Tutti noi vogliamo la stessa cosa. Ritengo che le decisioni che vengono prese attraverso il dibattito, la discussione e diversi punti di vista siano le migliori. Non confondiamo il confronto con lo scontro. Il dibattito su chi comanda non conta per me. Chi comanda? Chi è il re? Nessuno. Il re è quello per cui lavoriamo tutti, il Milan. Rangnick? Nessuno ora nel Milan sta pensando a un nuovo allenatore. Pioli è arrivato in una situazione difficile, si è comportato personalmente e professionalmente in modo esemplare. Il suo lavoro è stato di altissimo livello e ora stiamo iniziando a vedere questa squadra crescere, svilupparsi. Essere l'allenatore del Milan è un obiettivo per tanti grandi allenatori. Ma Pioli resta in pole position anche per il futuro: la stagione è ancora aperta. E' presto per parlarne adesso. Non parlo mai di tesserati di altri club, calciatori, allenatori, dirigenti che essi siano. Non sarebbe giusto e corretto farlo", ha chiuso Gazidis. Foto: Twitter Milan