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GERSON IN COPERTINA: TECNICA, VELOCITÀ E… SCUSATE IL RITARDO

06.11.2017 | 11:00

L’ultimo turno di Serie A ha messo letteralmente in evidenza il talento cristallino di Gerson Santos da Silva, meglio noto come Gerson, che con una straordinaria doppietta si prende la scena e trascina la Roma nella roboante vittoria ottenuta in quel di Firenze per 4-2. Una giornata speciale, di quelle che non ti aspetti per l’ormai duttile centrocampista giallorosso che sigla i suoi primi gol in Italia e si guadagna la copertina. Al “Franchi” prima sblocca il risultato al 5′, poi riporta in vantaggio i suoi alla mezz’ora e, con il contributo di Manolas e Perotti, il brasiliano può gioire come mai avrebbe immaginato. Una storia ricca di emozioni e sensazioni uniche, nel frattempo Eusebio Di Francesco gongola e si sfrega le mani conscio di aver rispolverato un calciatore dall’immenso potenziale fino a ieri considerato un oggetto misterioso. Gerson nasce a Belford Roxo, nello stato di Rio de Janeiero in Brasile, il 20 maggio del 1997. Come la maggior parte dei bimbi carioca inizia a giocare a calcio e a rincorrere un pallone per le strade del proprio quartiere, sognando in cuor suo di poter trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro. Col tempo le sue qualità vengono notate da diversi addetti ai lavori e a puntare su di lui è la Fluminense che senza pensarci due volte decide di aggregarlo all’interno del proprio prolifico settore giovanile. Gerson coglie la palla al balzo e inizia ad allenarsi con grande abnegazione e professionalità, sperando di poter lasciare presto il segno e magari compiere il grande salto trasferendosi in un club europeo. La sua dedizione viene premiata e, all’età di 17 anni, la dirigenza del Tricolor carioca decide di promuoverlo in prima squadra. Il suo debutto è datato 22 febbraio 2015, durante la gara interna contro il Vasco da Gama, valida per il Campeonato Carioca, un torneo interno dello stato di Rio de Janeiro. Nell’arco della stagione colleziona in tutto 12 presenze condite da ben 4 marcature personali. Il 1° novembre seguente, invece, fa il suo esordio nella Serie A brasiliana sempre contro il Vasco da Gama realizzando la prima ed unica rete nel massimo campionato.

Le sue gesta, intanto, non passano affatto inosservate. Diversi club europei iniziano a monitorarlo con grande attenzione, tra questi c’è la Roma. L’allora direttore sportivo giallorosso, Walter Sabatini, posa i propri occhi sul giovane talento e viaggia spesso in Brasile fino a convincersi che l’acquisto di Gerson rappresenterebbe un investimento di assoluta prospettiva. Così, esattamente l’11 agosto del 2015, il sodalizio capitolino decide di prelevarlo versando nelle casse ella Fluminense la cifra di 16 milioni di euro. La Roma, però, ritiene opportuno lasciarlo in Brasile fino al termine del torneo carioca. Il 1º gennaio 2016 Gerson raggiunge finalmente la Capitale, ma non è tesserabile poiché sono già complete le slot per gli extracomunitari. La Roma intende girarlo in prestito fino a giugno al Frosinone, Gerson rifiuta e preferisce tornare temporaneamente alla Fluminense. La stagione si conclude, il classe ’97 sbarca a Roma e stavolta viene tesserato senza alcun tipo di problema. Sulla panchina giallorossa siede Luciano Spalletti che in lui individua subito delle grandi capacità. Il tecnico di Certaldo lo impiega come regista e lo fa esordire in maglia giallorossa nel ritorno del preliminare di Champions League, il 23 agosto, nella famigerata sfida persa contro il Porto per 3-0 allo Stadio Olimpico. Il 15 ottobre seguente, invece, Gerson debutta in Serie A nella vittoria conquistata allo stadio San Paolo contro il Napoli per 3-1. Lo spazio a disposizione, però, è davvero striminzito e le sue apparizioni in campo sono appena 11. La Roma, tuttavia, ottiene il secondo posto in classifica e si qualifica direttamente alla fase a gironi di Champions. Spalletti saluta e firma con l’Inter, all’ombra del Colosseo giunge Eusebio Di Francesco, un allenatore da sempre molto attento ai giovani di talento. Gerson parte regolarmente in ritiro con la squadra, ma con la valigia sempre pronta in caso di trasferimento in prestito. Le sue enormi qualità, un autentico mix di tecnica e velocità, impressionano tutti e Di Francesco opta, a sorpresa, per la sua conferma. Il nuovo tecnico della Maggica gli concede immediatamente fiducia, ma spostando il suo raggio d’azione qualche metro più avanti. Infatti, Gerson viene schierato largo a destra nel tridente, spesso in compagnia di Dzeko e Perotti, mossa che si rivela subito azzeccata. L’ex trainer del Sassuolo gli affida una maglia da titolare anche in Champions, a Stamford Bridge, contro il Chelsea di Conte. La gara termina 3-3 e il 20enne dimostra una notevole intraprendenza, mai nemmeno intravista nelle sue corde. Finora il brasiliano ha collezionato 9 presenze, ma l’impressione è che sotto la guida di Di Francesco lo spazio a disposizione sarà sempre frequente. La doppietta di ieri messa a segno contro la Fiorentina, ne siamo certi, è soltanto il primo di tanti momenti di gloria. Altro che oggetto misterioso, la nuova Roma ha veramente un’arma in più a disposizione. Gerson in copertina: tecnica, velocità e… scusate il ritardo.

Foto: Roma Twitter