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Ghisolfi: “Sette evidenti errori arbitrali contro la Roma. Dobbiamo tutelare squadra e tifosi”

01.12.2024 | 10:01

In un’intervista al Corriere dello Sport, il direttore sportivo della Roma Florent Ghisolfi è tornato a parlare della finale di Europa League di Budapest contro il Siviglia, facendo riferimento al silenzio attuato dalla dirigenza dopo le polemiche arbitrali. Oggi, secondo Ghisolfi, la Roma agirebbe in modo differente.

“Vedi, è assai probabile che anche in questa stagione l’Italia possa avere cinque posti in Champions e, al netto degli errori commessi dalla squadra, un diverso trattamento avrebbe inciso in una forma meno impattante sulla classifica. Ti porto un esempio che i romanisti non hanno mai dimenticato: cosa sarebbe successo alla Roma e alle casse del club se l’arbitro Taylor avesse accordato quel rigore solare per fallo di mano di Fernando? Quell’errore ha cambiato la nostra storia e il nostro presente. Se a Budapest si fosse giocato ieri la reazione della proprietà sarebbe stata ben diversa proprio perché col tempo ha maturato la consapevolezza che il silenzio, la misura e l’eleganza non sempre paghino. Senza quell’errore la Roma avrebbe probabilmente un titolo europeo in più, e sarebbe stata la prima Europa League della sua storia, avrebbe disputato la finale di Supercoppa Europea e, soprattutto, sarebbe tornata in Champions, con introiti economici senza dubbio superiori rispetto a quelli garantiti dall’Europa League ’23-24”.

Parla poi degli errori arbitrali in Serie A: “In questa stagione la Roma ne ha subiti sette accertati, riconosciuti dalle principali testate nazionali e dalle moviole televisive. Nonostante ciò, il club ha sempre evitato di esasperare i toni della polemica, anche per non concedere alibi alla squadra in un momento tecnico particolare. Sette in tredici giornate sono troppi punti persi. Il problema è un altro: in nessuna delle sette occasioni l’arbitro ha fatto ricorso alla verifica video. Se gli episodi fossero stati rivisti dal Var quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri. Una sola volta la Roma ha voluto manifestare il proprio disappunto, nel post-partita di Monza dove il danno era stato evidentissimo e dove lo stesso Monza aveva alzato la temperatura criticando la scelta di un arbitro di Roma”.

Su Ranieri: “Con Claudio siamo perfettamente allineati su tutto. Come ha detto qualcuno a Trigoria, lui ha portato una boccata d’ossigeno”.

Sui Friedkin: “Quando tornano? Presto, molto presto. Hanno scelto di lottare. In presenza? Anche. Non hanno paura del dissenso e sanno assumersi le loro responsabilità. Non hanno gradito, ci mancherebbe… L’intenzione è quella di migliorare la squadra già a gennaio, i vincoli del settlement agreement non sono più così penalizzanti. Credo che già in estate si fosse capito”.

Sull’addio di Lina Souloukou: “Perché è andata via? Il motivo di questo incontro era un altro. Ti ho appena detto che ragionare al passato non è nello spirito dei Friedkin, né – più in generale – della società”.

 

Foto: Instagram Roma