Chi aveva già mandato Zidane al Chelsea aveva fatto qualche calcolo sbagliato. La finale di oggi…

Il blocco del mercato per due sessioni è una brutta botta per il Chelsea. Bruttissima. Vedremo cosa accadrà dopo il ricorso, possibile che il Chelsea abbia margini di manovra per l’estate, ma di sicuro questa storia è anche una lezione per i superficiali che si erano concentrati sulla questione allenatore, piuttosto che su situazioni molto più delicate e urgenti. Avevano addirittura mandato Zidane in panchina, la solita caccia alle notizie di fantasia di tabloid che vogliono soltanto creare clamore piuttosto che fare informazione. Dubitiamo che domani o dopodomani Zidane possa prendere una decisione così condizionata da un futuro incerto (il mercato bloccato per due sessioni non è una carezza per le ambizioni di qualsiasi allenatore). E forse dovrebbe essere Sarri a fare qualche considerazione in più sul sul futuro: davvero il Chelsea vuole mandarlo via, oppure sarebbe il caso di riflettere sull’opportunità di restare in una simile situazione? Ha ragione Sarri quando dice che se viene considerata buona la stagione di Emery all’esordio sulla panchina drll’Arsenal, non può essere considerata pessima la sua: stessi punti in classifica, medesimo tragitto in Europa League e una finale in più (quella di Carabao Cup, oggi contro il Manchester City e ci vorrebbe un’impresa) per i Blues. Non doveva e non poteva vincere la Premier, il primo anno in Inghilterra è difficile per tutti, basta verificare l’approccio di Klopp a Liverpool e di Guardiola in sella al Manchester City. Certamente poteva fare meglio, ma di sicuro non è tutto questo disastro. Anzi. Bisognerebbe ricordarlo a chi legge i tabloid e poi scrive per l’Italia. Ma probabilmente se ne ricorderà lo stesso Sarri: siamo sicuri che, dopo le ultime notizie, convenga a lui più che al Chelsea restare in sella, contratto o non contratto? Intanto la finale di Coppa di Lega nel pomeriggio, partendo dal presupposto che oggi il Manchester City è una macchina infernale. E che il Chelsea è in linea con quanto avevano chiesto a Sarri: non doveva e non poteva vincere la Premier, ma la priorità era quella di tornare in Champions (ora a un solo punto di distanza). E in Europa League percorso netto, con ottavi di finale conquistati. Se poi qualcuno è convinto di poter andare sulla luna a piedi nudi... Foto: steemit