Giampaolo: “Torino squadra attrezzata per l’Europa. Come si ferma Belotti? Con il lavoro collettivo”
Il tecnico della Sampdoria,
Marco Giampaolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Torino:
"Il Toro vuole vincere, la Samp vuole vincere e sarà una gara aperta. Giusto così, siamo in un periodo dove siamo quasi appaiati con i granata. Fra virgolette, ci giochiamo la possibilità di essere la migliore dopo le grandi. Questo penso sia lo stimolo più importante per fare una gara giusta. È chiaro che le ultime due gare le abbiamo perse e poi il tutto si riconduce a mancanza di stimoli rispetto all'avversario. Ho detto che, dopo il Crotone, non abbiamo giocato bene ma che non siamo stati particolarmente attaccati al risultato. È un giudicare una partita. Il Torino è una squadra forte, probabilmente alla vigilia di questo campionato era costruita per giocarsi un posto in Europa. Riconosco che ha elementi di livello, ha cambiato quella che è un po' la storia del Toro, che la vede come squadra fisica. Invece ora la squadra palleggia e gioca con mentalità europea. Credo possa essere una bella partita a livello di contenuti. Barreto e Viviano? Non sono convocati. Spero che da martedì posso ripartire con la squadra. Come si ferma Belotti? Come abbiamo fatto all'andata (sorride ndr). Attraverso il lavoro collettivo. Belotti è un giocatore forte nel gioco aereo, aggredisce lo spazio ed è molto fisico. Un attaccante come lui si ferma con un modo di giocare collettivo. Bisogna essere una cooperativa. Lui è un 'vecchio' attaccante da area di rigore. Magari vent'anni fa giocatori con le caratteristiche come lui ce n'era di più, lui lascia intravvedere quelle vecchie caratteristiche. Non ha paura, è un giocatore coraggioso, abbiamo bisogno di attenzione, di mestiere ma penso che Silvesre e Skriniar abbiano i numeri per competere con quelle caratteristiche. Il caso Castan? Ho parlato con Castan e gli ho detto che nelle gerarchie arrivava dopo gli altri. Poi Castan nel Toro ha giocato e ha fatto buone partite. Io lo ricordo come un professionista esemplare, attaccato al lavoro e questo l'ho riconosciuto all'epoca. Visto che Castan era venuto per giocare, è stato giusto da parte mia comunicare le cose a lui. L'ex De Silvestri? C'era l'interesse del Torino, ma anche lui è stato un professionista esemplare. Ha fatto un'altra scelta, ho avuto un ottimo rapporto con entrambi. Penso possa essere una partita aperta, il Torino gioca molti effettivi, impiega molta qualità in avanti. E' una squadra che ha fatto tanti gol su palle inattive perché ha tanti giocatori in grado di procurarsele. Il loro potenziale offensivo va contrastato con spirito collettivo. L'anno prossimo meno gare di domenica alle 15:00? Ci si abitua a tutto, l'importante è che non si tradisca completamente l'essenza della partita di calcio. Ritengo che più si vada in là con gli anni e più le cose cambieranno. Per un tifoso è difficile perché per lui religiosamente la partita è domenica alle 15". Foto: Sampdoria Twitter