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Giampaolo: “L’obiettivo è quello di giocare a calcio, poi il dettaglio fa saltare il banco. Paquetà c’è”

28.09.2019 | 15:13

Alla vigilia del match tra Milan e Fiorentina, il tecnico rossonero Marco Giampaolo ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni: “A Torino abbiamo avuto il torto di non chiudere la partita. Per buona parte della gara mi sono divertito, ma poi il giudizio viene influenzato dal risultato finale. L’obiettivo è quello di giocare a calcio e fare la partita, di avere il controllo della gara, poi il dettaglio spesso può far saltare il banco. E il dettaglio è non aver chiuso prima la partita: la gara è svoltata quando non abbiamo segnato il secondo gol. Cambi? Abbiamo valutato attentamente le risposte fisiologiche di ogni singolo calciatore, oggi facciamo un’altra valutazione e poi domani deciderò. Col 4-3-3 devi riuscire a coprire bene il campo e portare i giocatori vicini a Piatek, sono dinamiche differenti rispetto al lavoro che abbiamo fatto prima. La squadra vive di piccoli dettagli e dietro c’è un lavoro certosino che i miei calciatori sono attenti a sostenere. A me non piace cambiare, quando cambi perdi riferimenti, quindi dobbiamo proseguire in una direzione.  Il 4-3-3 o 4-3-1-2 sposta poco, sono le caratteristiche dei giocatori che determinano un certo modo di recitare dentro la partita. La Juventus di Allegri ha vinto tanti scudetti cambiando tanti moduli, non vince il modulo. Piatek prima della gara di Torino era giustificato, perché non ha avuto tante occasioni per segnare, ma col Torino invece ne abbiamo avute diverse. In ogni caso, non c’è un problema-attaccante al Milan. Hernandez va sempre, anche quando non dovrebbe. È un grandissimo giocatore, ma ha bisogno di acquisire equilibrio per diventare ancora più forte – Rodriguez è più razionale nella fase di non possesso – ed è stato un mese e mezzo fuori. Ha spessore fisico, impeto, strapotere, è un giocatore molto propositivo, ma è stato fuori. Bennacer idem, Leao stesso discorso. Paquetà ieri si è allenato con la squadra, non ha avuto nessun danno muscolare e può giocare. Calhanoglu mi è piaciuto, è un giocatore forte, sa giocare e cucire. Donnarumma è un professionista di altissimo livello, è un fuoriclasse e un giocatore freddo. Musacchio è l’ultimo responsabile nei due gol del Torino: è il lavoro collettivo ad aver penalizzato“.

Foto: twitter Milan