Marco Giampaolo si racconta. Il tecnico della Samp ha concesso un'intervista al Corriere dello Sport soffermandosi anche sul suo futuro: "Io o Gasperini sulla panchina della Roma? Il sogno di Ferrero è acquistare la Roma ed evidentemente tutti quelli che mi vorrebbero sulla panchina giallorossa sono parenti di Ferrero. Oppure lo dice Ferrero stesso (ride, ndr). Me la cavo così. Io non sopporto più di perdere. Per me ogni sconfitta è diventata una lacerazione e ammazzerei qualcuno quando vengo sconfitto. Galeone mi disse una volta: 'Meglio affogare nell'oceano che in un bicchier d'acqua'. Aveva ragione: i grandi giocatori migliorano le idee degli allenatori e li fanno grandi. La verità è che non ho deciso nulla, in questo momento ho soltanto bisogno di staccare. Ho vissuto un anno intenso e ho necessità di fare discorsi con me stesso, a mente lucida e serena. Lavorando tutti i giorni dalle 9 alle 20 al campo non ci riesco. De Rossi? È una cosa che mi ha confermato tramite Sabatini qualche settimana fa e che mi aveva anticipato lui lo scorso anno, quando siamo andati a giocare a Roma. 'Quando smetto, mi piacerebbe lavorare con te', mi disse. Le sue parole mi hanno fatto piacere perché De Rossi è un campione. Non lo conosco personalmente se non per qualche scambio di battute, ma è un leader. È un'idea romantica, ma penso che De Rossi non indosserà la maglia di un'altra squadra italiana: o andrà all'estero o chiuderà la carriera. E credo sia giusto così: le grandi bandiere devono capire qual è il momento giusto in cui smettere e lui lo farà. Chiamata di De Rossi? Sempre acceso il telefono. In barca con me può sempre montare, poi vedremo se andremo a motore, e quindi con una direzione sicura, o se invece andremo a vela, dove ci porterà il vento. Quagliarella? Fisicamente è integro, per lui sarà sempre e solo una questione di motivazioni: finché le troverà... Se dovesse vincere la classifica dei marcatori, il prossimo anno dovrà iniziare con un nuovo traguardo", ha chiuso Giampaolo.Foto: Twitter ufficiale Sampdoria