Giampaolo: “Ora è tutto nero, ma serve equilibrio. Io a rischio? Domani è importante per il Milan”

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Marco Giampaolo, allenatore del Milan, ha parlato alla vigilia della gara contro il Genoa allo stadio Luigi Ferraris: "Le parole di Reina? Ha esperienza internazionale, sa cosa dire e veicolare i messaggi. E' un leader dello spogliatoio, è un calciatore ascoltato dai compagni. Ricordi positivi contro il Genoa? È un'altra storia e un'altra realtà. Li ho definiti sempre derby vincenti ma sono stato fortunato. Io a rischio? Non bisogna ragionare sull'io, ma sul noi. Domani è importante per il Milan. Gli interessi individuali non contano nulla. Le sconfitte intaccano il morale dei calciatori. Chi pensa che ne fregano si sbaglia. Abbiamo analizzato i nostri errori, ci siamo confrontati. Abbiamo messo in atto tutte quelle strategie per superare il momento difficile. Quello che ci siamo detti resta tra noi. Le prestazioni con Torino e Fiorentina? Non è semplice, erano passati solo due giorni. Eravamo obbligati a vincere, forse non avevamo recuperato bene. Ci possono essere diverse motivazioni. Lavoriamo per non avere certe battute di arresto. Per me è importante l'equilibrio. Il Milan è stato sopravvalutato? Dopo quattro sconfitte in sei partite è normale che sia tutto nero. Anche in questo caso bisogna avere equilibrio, non credo sia il momento di dare giudizi definitivi. So che la squadra ha ampissimi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo imparare a fare determinate cose in un certo modo. Se la squadra è con me? I giocatori devono dare la vita per la maglia, non per me. La squadra credeva e crede nelle mie idee. Bisogna essere forti nelle sconfitte, c'è da soffrire ed essere attenti ai dettagli. Ci mancano gli ultimi 20 metri, perché la squadra sotto fa abbastanza bene. Gli ultimi ventri metri vanno messi a posto. Piatek? Il Milan non può rinunciare all'attaccante più prolifico della scorsa stagione. Se non segna Piatek, chi lo fa? Non si può pensare di rinunciare al nostro capocannoniere, deve star li a soffrire e prendersi le proprie responsabilità. Dov'è finito il maestro? Palate di materia organica me ne avete buttate addosso. Lo deduco dai messaggi di solidarietà che mi arrivano. Sono abituato a soffrire mediaticamente parlando. Dei teatrini non mi interessa, smentisco attraverso il lavoro, sono li sul pezzo. L'unica strada per smentire tutti è il lavoro. Continuerò sempre a fare le cose che ho fatto, nel bene o nel male. Contestazione? Se sbagliamo è giusto così. Dopo l'ultima sconfitta in casa bisogna alzare la soglia dell'attenzione. Bisogna avere la giusta serenità per giocare a calcio". Foto: Milan sito ufficiale