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Gianni Vrenna: “Il mio nuovo impegno per il Crotone. Un centro sportivo e…”

28.03.2017 | 23:35

Un uomo solo al comando: si chiama Gianni Vrenna, ha rilevato le quote di maggioranza del Crotone dal fratello Raffaele, il futuro riparte da lui. Nel segno della continuità: 25 anni non si dimenticano, in nome della famiglia. Ma ora ci mette la faccia lui, come racconta in esclusiva ad alfredopedulla.com, con dovizia di particolari. “Garantiremo la continuità, questa è la cosa più importante per il Crotone. Coraggio? Non mi è mancato, ma non è una questione di coraggio, piuttosto di amore e impegno verso la nostra gente. Nel rapporto con mio fratello qualcosa non ha funzionato nell’ultimo periodo, ma preferisco non andare nei dettagli, non avrebbe senso ora. Punto molto su mio figlio Raffaele: ha 28 anni, può diventare un dirigente importante, rispetto a suo padre ha la possibilità di vivere un club ben inserito tra i professionisti, io partii dai dilettanti, spero che sappia sfruttare questa opportunità. In questa stagione abbiamo commesso tanti errori, tutti compresi e nessuno escluso, dobbiamo avere l’umiltà di riconoscerlo, soltanto così potremo ripartire più forti di prima. Quanto ha inciso la vicenda stadio? No comment, semplicemente ribadisco il concetto di non voler alimentare nuove polemiche, non ne abbiamo bisogno. Il mio impegno sarà totale: alla squadra ho chiesto di crederci ancora, non a caso nelle ultime ore abbiamo sottoscritto il premio salvezza. Non abbattersi è il nostro slogan, è un discorso generale che va ben oltre gli ultimi impegni in campionato. Se dovesse andar male, la realtà non possiamo disconoscerla, ripartiremo con un programma preciso. Passaggio essenziale: la creazione di un centro sportivo nel giro di due-tre anni, la strada imprescindibile è questa, il settore giovanile deve essere un passaggio obbligato. Un chiodo fisso, mi sto muovendo in prima persona, spero di dare notizie importanti molto presto. Cosa mi aspetto dal palazzo? Una ripartizione equa, ma davvero equa, dei diritti televisivi: una forbice eccessiva tra i grandi club e tutti gli altri non ha senso, crea figli e figliastri, ci sarà un motivo se in Premier il Leicester ha potuto fare quello che ha fatto. E i sogni di chiunque non vanno spenti: sognare non significa vincere, ma provare ad essere competitivi come gli altri. A me piace un’impostazione moderna di tutto, compresi gli stadi senza barriere. Nel mio Crotone abbiate fiducia: sapremo ripartire, comunque vada quest’anno. E quando penso allo spirito ideale che dovremmo sempre avere mi viene in mente Andrea Deflorio, l’attaccante che abbiamo avuto e che ha saputo imporsi non soltanto per i gol. Con quello spirito si va lontano, attaccamento e senso di appartenenza: deve essere il nostro dna”.
Parole semplici ma chiare e accorate: l’entusiasmo di Gianni Vrenna una garanzia per il Crotone che saprà ripartire. Come prima, più di prima…