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GIANPAOLO BELLINI, BERGAMO SALUTA LA SUA BANDIERA

09.05.2016 | 10:50

Non poteva lasciare in maniera migliore. L’Atalanta ieri pomeriggio giocava una partita senza particolari pressioni, considerata la salvezza già acquisita. Il match contro l’Udinese però aveva un significato ben più profondo per il popolo bergamasco: l’ultima partita allo stadio Atleti Azzurri d’Italia dello storico capitano Gianpaolo Bellini. Il numero 6 nerazzurro è partito da titolare, al 19′ ha trasformato il rigore per il gol del definitivo pareggio ed è uscito tra gli applausi, quando Reja ha deciso di regalargli la meritata e doverosa standing ovation al 52’.

Bellini nasce a Sarnico il 27 marzo del 1980 e veste la maglia dell’Atalanta già all’età di sei anni: non la toglierà mai più. I tredici anni di formazione e maturazione nelle giovanili nerazzurre precedono l’esordio tra i professionisti in Serie B: 11 aprile 1999 è la data storica, mentre la partita di riferimento è quella contro l’Hellas Verona, il difensore entrò a match in corso e la Dea vinse 3-2.

Nell’arco di queste 18 stagioni tutte nerazzurre, Bellini ha giocato complessivamente 435 match. Le statistiche proclamano il difensore lombardo come il calciatore dell’Atalanta che ha collezionato più presenze in gare ufficiali. In Serie A Bellini ha indossato la maglia della Dea per 281 volte come soltanto Stefano Angeleri è riuscito a fare: la prossima giornata può avvenire lo storico sorpasso.

Bellini nasce come terzino sinistro, ma durante il corso della sua quasi ventennale carriera si adatta sulla fascia destra o gioca in mezzo al pacchetto arretrato: come ogni vera bandiera si è sempre sacrificato per la sua squadra. I suoi 180 cm non gli hanno permesso di fare tanti gol di testa, infatti Bellini ha segnato 12 reti. Una tra più le belle è sicuramente quella al Parma del 3 febbraio 2008, figlia di un tiro di destro a giro, partito da fuori area, e che si è insaccato dopo aver baciato la traversa. Merita di essere ricordata pure quella siglata a Bari il 20 settembre 2009: Bellini al limite dell’area scaglia, anche questa volta, un destro a giro su cui Gillet non può nulla. In entrambi i casi si tratta di partite di Serie A.

Le coppe alzate non sono tante. Bellini ha vinto per due volte il campionato di Serie B ed è stato protagonista di diverse salvezze, come nella stagione 2008-2009. In quel periodo ha dovuto sopportare l’accusa di combine in merito alla partita Livorno-Atalanta del 23 dicembre 2007, ma non vi fu alcuna sentenza per l’assenza di prove. Le risposte in quella stagione arrivarono sul campo: il capitano nerazzurro gioca 34 partite, stabilendo il suo record personale nell’arco di una stagione, e contribuisce alla salvezza della squadra.

La sorte ieri ha voluto che il penalty si battesse sotto la curva Nord, cuore pulsante della tifoseria bergamasca, che gli ha regalato una coreografia fatta di tanti cartoncini raffiguranti il numero 6. Il capitano non ha deluso, trasformando il rigore dell’1-1 con freddezza e precisione. Il saluto e l’affetto che le tifoserie italiane riservano alle bandiere nel momento in cui queste si ritirano rappresentano un tributo necessario e fondamentale, soprattutto per far capire ai giovani qual è la strada ideale da percorrere se vogliono fare questo mestiere.

Foto: Twitter Lega Serie A