Gigio, il concetto è uno: al cuor non si comanda. E lo diciamo così, senza punto di domanda, altrimenti cascherebbe tutta l'impalcatura. Al cuor non si comanda, il tuo cuore batte per il Milan, ci hai messo la faccia sempre. L'ultima volta dopo quel famoso naufragio allo Juventus Stadium, naufragio perché fu una sconfitta rocambolesca, ritenuta immeritata, all'ultimo respiro. Tu toccasti lo stemma rossonero, ti rivolgesti a un popolo in trasferta, mandasti messaggi che sembrarono - e sottolineiamo sembravano - una promessa per il futuro. Senza "se" e senza "ma", messaggi di amore puro. Poi arriva il momento di andare al sodo, di firmare questo strabenedetto/stramaledetto contratto. Ti offrono la luna, cielo, il mare e il sole, tutti rossoneri. Una cifra superiore ai quattro milioni, bonus o non bonus più vicina ai 4,5 che - se ci pensi bene - la danno ai migliori specialisti al mondo. Ti chiedono di firmare, di non pensarci, di metterci il famoso autografo che fa svanire la semplice paura di poterti perdere. Tu hai affidato la pratica a Mino, che di cognome fa Raiola, un number one quando bisogna stilare i contratti. Ma tu sei Donnarumma, cuore rossonero, a Torino hai regalato lo spot dell'anno per chi ha quei colori nell'anima... E cosa fai, ci pensi ancora? Vedi Gigio, non vogliamo fare i moralisti e neanche ragionare con il tuo portafogli, a maggior ragione non intendiamo disquisire con il tuo conto in banca. I soldi sono i tuoi, le ambizioni sul danaro che poi tanto vile non è devi tutelarle, ci mancherebbe. Ma qui c'è proprio tutto: una cifra sontuosa, la possibilità di mettere a tacere qualsiasi voce o illazione, la ferma intenzione della nuova proprietà di considerarti un top sotto ogni punto di vista. Sarebbe come se mi mettessero a disposizione un aereo per le Maldive, volo privato, un mese e mezzo in un resort, le vacanze della vita, eppure sono ancora lì che intendo pensarci... Vedi, caro Gigio, si può anche intuire che il rapporto tuo e della tua famiglia con Raiola sia di ferro. E non sarebbe giusto disquisire, non conoscendo molti particolari di questo patto nato magari in tempi non sospetti. Un agente lo scegli, non lo tradisci, lo segui fino in fondo, a maggior ragione se ti ha fatto crescere prima del tempo. Nessuno ti chiede di prendere le distanze da Raiola. Ma tutti pretendono chiarezza, risposte trasparenti, possibilmente immediate e senza arrivare al solleone di Ferragosto. Tu puoi benissimo pensare che il futuro sia altrove, puoi anche decidere di preparare una valigiona e trasferirti all'estero, puoi immaginare che una maglia si bacia (lo faceva anche Ibra) per poi prepararsi a baciarne un'altra. Non stiamo facendo illazioni, hai la totale libertà delle tue scelte. Ma siccome hai dimostrato che il Milan è una seconda pelle, mettici la faccia e non prenderti troppo tempo. In un senso o nell'altro. C'è poco da dissertare, da rinviare, diventerebbe patetico persino parlare di clausole, patetico e/o ridicolo. Ti hanno già fatto ricco, hanno pensato anche alle tue generazioni successive, non hanno inteso proporti interminabili giri di parole. I fatti, accidenti, e spesso di fatti se ne fanno pochi... Gigio, ci sono autografi che spesso vengono fatti con il cuore e non con la mano destra o mancina. Se fosse davvero così, presto firmerai. Se non lo fosse, mettici la faccia e non fare in modo che diventi la telenovela dell'estate. Lo devi a milioni di tifosi che hanno già scelto e non vorrebbero cambiare canale: tu il loro nuovo eroe. E gli eroi, anche se semplicemente calcistici, sono una roba seria.
Foto: Twitter Milan