Gilardino: “Ho letto una frase che voglio fare nostra. La via della virtù e della gloria è irta di difficoltà”

Categorie: Top News
Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha parlato alla vigilia della gara contro la Juventus. Queste le sue parole in conferenza stampa: "Credo che le critiche fanno parte del percorso. Ho letto una frase in questi giorni: la via della virtù e della gloria è irta di difficoltà. E questa frase mi ha colpito e rispecchia tutta la mia carriera, da giocatore e da allenatore. Sicuramente sono responsabile, mi assumo queste responsabilità preferisco riceverle io piuttosto che i giocatori. Se uno deve parlare in un certo modo, è meglio lo facciano di me però penso che il tifoso genoano vero, non i gufi o i maligni, sarà presente domani. I 35mila che saranno presenti allo stadio saranno quelli veri e non i così detti leoni da tastiera che magari insultano o dicono cose poco carine. Siamo nell’era tecnologica, e bisogna essere lucidi per capire chi ti parla dall’altra parte. E’ un momento importante della mia carriera, sono allenatore di un grande club. Ad inizio nessuno mi aveva chiesto di vincere il campionato o andare in Champions, c’è la volontà di fare meglio però calma e cautela con i giudizi". I cambi tardivi? "O lascio dentro giocatori che hanno i crampi e rischiano di stirarsi. Si sta parlando del nulla. Se Messias sono due gare che sta giocando è capibile che va sostituito, stessa cosa per Malinovskyi. Retegui ha sempre giocato in Argentina, è arrivato qua e ha sempre giocato ma poi si è fermato per poi rientrare. Sono tutte dinamiche che chi le vive, e le vivo io, può capire. Quello che dico è che da parte mia c’è la volontà di capire tutti. E ho dimostrato anche di dare fiducia a tutti. Ora è il momento delle risposte da chi subentra e da chi sta trovando poco spazio. E’ il momento che dobbiamo svoltare". Foto: twitter Genoa