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GIROUD NELLA STORIA

05.12.2022 | 13:30

La Francia brinda al passaggio ai quarti di finale del Mondiale in Qatar, grazie al successo netto sulla Polonia per 3-1. La rete che ha aperto la gara e che è entrata nella storia della Nazionale transalpina è quella di monsieur Olivier Giroud, attaccante del Milan. Il gol dell’esperto attaccante è stato il numero 52 con la maglia della sua Nazionale, un gol che lo ha catapultato dritto nella storia, visto che ha superato un certo Thierry Henry come miglior marcatore  di tutti i tempi con la maglia della Francia. L’attaccante rossonero ha dedicato il gol proprio al suo amico Henry, scusandosi per averlo superato, ma ammettendo anche che il suo record durerà ben poco, visto che sta arrivando come un treno un certo Kylyan Mbappé, destinato a batterne tanti di record. Ma tempo al tempo.
La storia di Giroud è davvero speciale e va raccontata, in particolare negli ultimi anni. L’attaccante arriva dal Mondiale 2018 vinto con la Francia, partendo sempre titolare va detto nella chermesse russa, ma senza segnare nemmeno un gol. Un caso quasi unico. La sua avventura in Nazionale sembrava finita nell’agosto 2o21, dopo gli Europei, quando non era stato più chiamato da Deschamps e forse, vista la carta d’identità e il numero di fare ravvicinate, lo stesso Giroud voleva concentrarsi solo con il club.
L’attaccante, nel frattempo passato al Milan in quella estate, dopo aver vinto la Champions con la maglia del Chelsea e sembrava pronto a dare addio alla sua Nazionale, tanto che non aveva partecipato alla fase finale della Uefa Nations League, nel novembre 2021, ha aveva visto la Francia trionfare.
Poi i gol pesanti nel Milan e una condizione ottimale, avevano fatto sì che Deschamps lo richiamasse nel marzo 2022, per le gare di Nations League e a settembre scorso, dove però non aveva ancora convinto al 100% il CT per una sua chiamata in Qatar. Ma le condizioni non ottimali di Benzema e l’infortunio di Nkunku, vedevano Olivier Giroud come unico 9 puro arruolabile, e quindi, le porte del Qatar si sono spalancate per il rossonero, che inizialmente doveva essere la riserva di Benzema.
Ma l’infortunio del Pallone d’Oro, al primo allenamento in gruppo in Qatar, ha fatto sì che Giroud fosse addirittura la prima e unica scelta come prima punta e quindi come titolare inamovibile dell’attacco francese. Se poi ci mettiamo la doppietta nella gara d’esordio al Mondiale contro l’Australia, ecco che Giroud non esce più dal campo, tranne con la Tunisia, a qualificazione già ottenuta.

Classe 1986, attaccante completo, un giocatore che ha vinto tutto e ovunque. Giroud incarna lo spirito del centravanti puro, un 9 tecnico, letale in area di rigore e uomo dal gol pesante.
Nella sua carriera coi club è stato campione di Francia con il Montpellier (2011-2012) e campione d’Italia con il Milan (2021-2022), ha vinto quattro volte la FA Cup (2013-2014, 2014-2015 e 2016-2017 con l’Arsenal e 2017-2018 con il Chelsea) e tre il Community Shield (2014, 2015 e 2017, sempre con l’Arsenal) e ha conquistato l’Europa League 2018-2019 (con Sarri alla guida) e la Champions League 2020-2021 con il Chelsea. Vanta inoltre tre titoli di capocannoniere (Ligue 2 2009-2010, 21 reti con il Tours; Ligue 1 2011-2012, 21 gol con il Montpellier, alla pari con Nenê del Paris Saint-Germain; ed Europa League 2018-2019, 11 gol con il Chelsea), il FIFA Puskás Award 2017 e l’inserimento nella squadra della stagione dell’Europa League 2018-2019. Gli manca il trionfo in Premier League, a suggellare una carriera di grandi trionfi, non solo con i club.

Convocato nella nazionale francese dal 2011, ha partecipato a tre edizioni degli Europei (Polonia-Ucraina 2012, Francia 2016 e quelli itineranti del 2020) e tre dei Mondiali (Brasile 2014, Russia 2018 e Qatar 2022), classificandosi secondo nell’Europeo casalingo e vincendo il Mondiale russo. Vanta 117 presenze con i Bleus , che lo collocano al quarto posto all-time di presenze con i galletti, e le sue 52 reti lo piazzano al primo posto tra i marcatori, come spiegato.

Conta 640 presenze e 258 gol in carriera, con i club, più i 52 in Nazionale sono 310 i gol da professionista di Giroud. Numeri di altissimo livello, per un giocatore internazionale, che è già nella storia di una grande Nazionale come quella francese.
Giroud è un attaccante completo, migliorato notevolmente con l’età, forse tra i pochi giocatori ad esprimere il meglio dopo i 30 anni.

Attaccante abile nel dribbling, mancino naturale, forte fisicamente e nel gioco aereo. In grado di fare reparto da solo, predilige difendere palla con il fisico per favorire gli inserimenti dei compagni. E’ in grado di giocare spalle alla porta,  nel suo repertorio rientrano le reti in acrobazia, il senso del gol e la freddezza sotto porta. In carriera ha anche quest’altro record, è tra i migliori in assoluto ad essere andati a segno dopo essere subentrato dalla panchina.

In pochi mesi è diventato un idolo dei tifosi del Milan, realizzando gol decisivi per lo scudetto del 2021-22, in particolare quelli della rimonta decisiva del derby dello scorso febbraio. Con i rossoneri, in poco più di un anno, conta 57 presenze e 23 gol. I 14 gol della scorsa stagione sono la media migliore, che non aveva dai tempi dell’Arsenal, quando ne segnò anche 26 nella stagione 2015-16. Quest’anno, l’inizio di stagione è stato assolutamente prolifico, con 19 presenze e già 9 reti a referto. Oltre alle 3 del Mondiale con la Francia.
Francia che spera nel bis consecutivo, per eguagliare il record di Italia (1934-1938) e Brasile (1958 e 1962). Giroud, dopo aver segnato 0 gol nella vittoria del 2018, ora spera di essere protagonista del bis a suon di gol. Un uomo che doveva essere una riserva di lusso, che invece sta trascinando i transalpini, ovviamente anche grazie al genio e al talento di Mbappé.
Ma per Roi Olivier, questi sono giorni e notti, dove si è scritta la storia. In attesa dei quarti di finale contro l’Inghilterra, dove anche lì, con la Francia, di storia ( e non solo calcistica) ce n’è tanta da raccontare.
Foto: Instagram Giroud