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Giroud: “Scudetto? Difficile pensarci. Mi piacerebbe diventare direttore sportivo”

26.01.2024 | 10:51

L’attaccante del Milan Olivier Giroud è stato il protagonista di una lunga intervista apparsa questa mattina su Gazzetta dello Sport. Il francese ha parlato di sé, dei suoi obiettivi, toccando anche l’argomento Ibra e il più recente caso che ha visto Maignan vittima di episodi di razzismo. Ecco le sue parole:

“Penso che il mio possa essere un buon esempio per i più giovani: non si smette mai di crescere. Specialmente se sei dove vorresti essere: io al Milan sto bene, ho ricevuto un’accoglienza da sogno, con Pioli e il suo staff c’è un grande rapporto. Quando era nella tempesta gli ho parlato, gli ho detto che se ha bisogno io ci sono. Non so ancora che cosa succederà in futuro. Però al Milan mi sento bene, la nostra è una storia d’amore. Con il club non abbiamo ancora davvero affrontato l’argomento rinnovo, più avanti vedremo e decideremo. Stati Uniti?A fine stagione si apriranno più opportunità e prenderò la mia decisione. Ibra? Ci connette con la proprietà senza sovrapporsi al lavoro di Pioli. È qui per aiutare, soprattutto sull’approccio mentale e le motivazioni. Mi incoraggia sempre,  mi vuole più leader”. Leao è decisivo anche quando non segna, può salire a un livello altissimo”.

Poi sul suo futuro e quello del Milan: “Mi piacerebbe diventare direttore sportivo. Occuparmi di prima squadra, settore giovanile, mercato. Di sicuro non farò l’allenatore, troppo stress. Ora non mi metto nessuna barriera per i gol! Mi piacerebbe anche arrivare in doppia cifra con gli assist. Scudetto? L’obiettivo è concentrarci sul percorso, possiamo provare ad accorciare su Juventus e Inter. Ora è difficile pensarci.

Sui derby persi: ” Il derby perso deve bruciare qui. Ibra serve anche a questo, per far capire ai più giovani che il derby è una partita particolare, deve venire dal cuore e dall’anima”. Discorso Europa League: “Il Milan è tra le squadre che possono vincerla”. “I migliori attaccanti giovani? Haaland, Mbappé, Vinicius. Poi Leao, Sesko, Zirkzee, Scamacca è bravo ma si deve confermare”.

Maignan sta bene, è forte, quello che è successo a Udine è alle spalle ma non deve più esistere. Ora avranno una partita a porte chiuse e il club così perderà soldi. La vittoria era una risposta dal cielo. Io prego per la riconoscenza, ringrazio Dio perché io e la mia famiglia stiamo bene”.

Foto: Instagram Milan