“Sono molto contento, conosco perfettamente la storia e la grandezza del Milan, so quanti grandi campioni sono passati da qui. Provo sensazioni bellissime, è un sogno. Io l’erede di CR7? Calma con i paragoni, avrò tanto da lavorare per avvicinarmi alle belle parole spese da Cristiano nei miei confronti. Vestire il rossonero è un punto d'arrivo, darò il meglio per questi colori, per vincere con questa grande maglia”. Questa la summa delle prime dichiarazioni rese da André Silva, il fiore all’occhiello dell’importantissimo mercato condotto sin qui dal Milan. Dopo Musacchio, Kessie e Ricardo Rodriguez, ecco il quarto acquisto ufficializzato dal nuovo management, rappresentato da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Con buona pace di chi, ai tempi dei rinvii del closing che ha portato il Diavolo in mani cinesi, spendeva tempo e intasava il web di byte inutili, sentenze clamorosamente sconfessate dai fatti. Il nuovo Milan esiste, eccome, batte colpi a ripetizione e con il ventunenne portoghese si è assicurato un potenziale crack, il punto di riferimento del presente e del futuro. Per “soli” 38 milioni di euro più 2 di bonus, cifra messa nero su bianco dal comunicato ufficiale del Porto. Diciamo “soli” in riferimento sia al valore del giocatore che, soprattutto, alla clausola rescissoria da 60 che era stata pattuita lo scorso 21 agosto, all’atto dell’ultimo rinnovo. La società presieduta da Pinto da Costa è sempre stata una bottega carissima, per nulla incline ad applicare sconti sui gioielli esposti in vetrina. Ma la nuova situazione economica, certificata dai provvedimenti restrittivi Uefa dello scorso 10 giugno, per le violazioni dei parametri del Fair Play Finanziario, ha indotto i Dragoes a regolarsi diversamente. E il Milan è stato bravissimo a sfruttare la congiuntura favorevole: galeotto fu il famoso incontro con Jorge Mendes a Cardiff, storia del 3 giugno scorso. In quell’occasione avevamo fatto un nome secco, svelandovi lo scenario: André Silva cotto e mangiato in poco più di una settimana, le trattative più belle da raccontare. Lo stesso Jorge Mendes che ieri ha benedetto l’operazione parlando del suo assistito, l’ennesimo illustre dopo i vari Mourinho, Cristiano Ronaldo, Di Maria, Diego Costa, Falcao, James Rodriguez, Bernardo Silva, Renato Sanches, André Gomes, Ederson, Nelson Semedo…per limitarci a quelli ufficiali, senza passare dai Rio Ave di turno come per Fabinho. “Sarà il miglior attaccante della Serie A per i prossimi anni. Cristiano è molto contento, ha parlato con lui e gli ha detto che andrà a giocare in uno dei migliori club al mondo. Ha scelto il Milan per dimostrare di cosa è capace. Le caratteristiche? André Silva non si può paragonare ad altri”, queste le dichiarazioni più significative rilasciate dall’agente più influente e potente che il calcio abbia mai conosciuto, non ce ne voglia nessuno.
André Miguel Valente Silva nasce a Baguim do Monte-Gondomar, nell’area metropolitana di Oporto, il 6 novembre del 1995 e, dopo una liaison con l’hockey, si forma rincorrendo il pallone per il Salgueiros, nel cui vivaio si trattine fino al 2010, eccezion fatta per una parentesi al Boavista. Successivamente sgambetta un po’ per la Padroense, finché nel 2011 non entra nel settore giovanile del Porto, che versa 1000 euro - sì, avete capito bene - nelle casse del Salgueiros e, progressivamente, lo trasforma da trequartista a centravanti, sulla scorta di numeri, prodezze e spunti decisamente fuori dall’ordinario. Fino alla scorsa stagione, André è stato prevalentemente aggregato alla squadra B militante tra i cadetti (27 segnature in 90 presenze complessive). E a tal proposito giova ricordare il retroscena riferitovi ieri sera: un paio di estati fa Graziano Ursino, figlio del ds del Crotone Beppe, lo aveva notato e si era informato sulla valutazione: il Porto chiese 15 milioni di euro, per un ragazzo della squadra B (ribadiamolo), a conferma della grande considerazione che il blasonato club portoghese nutriva già allora nei confronti di Silva.
Dal 29 dicembre del 2015, quando Julen Lopetegui (odierno ct della Spagna) poco prima di farsi esonerare lo fece debuttare in Coppa contro il Maritimo (per poi bissare quattro giorni dopo in campionato, concedendogli uno spezzone contro lo Sporting Lisbona), a oggi la crescita di André è stata esponenziale, oltre che dirompente. La stagione appena conclusasi è stata quella dell’esplosione, agli ordini dell’ormai ex Nuno Espirito Santo : 21 reti e 8 assist tra Liga NOS e Champions League in 44 partite; media gol ancora più alta in Nazionale (7 centri in 8 presenze), per la gioia del Portogallo campione d’Europa che finalmente sembra aver trovato una prima punta degna di tal nome), basti pensare che il miglior marcatore di tutti i tempi, prima di CR7 (volato ormai a quota 73), era Pauleta, onesto professionista ma non certo un fenomeno. La Nazionale maggiore come inevitabile approdo per un ragazzo che aveva già fatto la differenza in Under 20 e Under 19 (24 volte a bersaglio in 34 partite), al di là delle apparizioni di inizio trafila dall’Under 16 all’Under 18. Chiosa dedicata alle caratteristiche essenziali del nostro personaggio del giorno. Ben strutturato fisicamente compatto (185 cm per 78 kg), Silva sa attaccare la profondità, gestire la sfera con i piedi educati dei quali dispone, ma anche difendere il pallone e aprire spazi a chi gli giostra attorno, svariando su tutto il fronte del reparto avanzato. Già, André non è il classico centravanti vecchio stampo, al contrario può serenamente giocare in tandem con altre prime punte di ruolo: lo ha fatto da gennaio a maggio al Porto con Tiquinho Soares, il bestione brasiliano (sempre scuderia Mendes) di 187 cm per 89 kg arrivato in inverno dal Vitoria Guimaraes. Anche per questo il mercato del Milan in avanti può regalare ancora qualcosa, fermo restando che spetterà poi a Montella trovare il vestito tattico più idoneo. Nel suo immediato futuro c’è la Confederations Cup, ma presto verrà il momento di tuffarsi a pesce nella nuova avventura a tinte rossonere. Gol, classe e garanzie di qualità (firmate Ronaldo-Mendes): ecco André Silva, il nuovo alfiere rossonero.
Foto: Twitter Milan