GONZALO MONTIEL, IL POMPIERE DEL RIVER CHE PIACE TANTO IN EUROPA

Il River Plate, negli ultimi anni, si è confermata ancora come una delle squadre più vincenti del Sudamerica, questo anche grazie al tecnico Marcelo Gallardo, capace di individuare giovani talenti del settore giovanile pronti a fare il salto di qualità nella prima squadra. Fra  di essi, c'è sicuramente Gonzalo Montiel, recentemente accostato al Betis Siviglia, ma seguito anche da Inter e Roma. Gonzalo Ariel Montiel nasce il 1 gennaio 1997, a Virrey del Pino, vicino a González Catán, periferia di Buenos Aires. La sua famiglia è da sempre tifosa del River e, infatti, il suo secondo nome, Ariel, impostogli dal nonno, è un tributo alla leggenda dei Millionarios, Ariel Ortega. Da piccolo, comincia a giocare a El Tata, il club della sua cittadina, attirando l'attenzione del Boca Juniors che, a solo 10 anni, lo chiama per un provino. Montiel viene preso dagli Xeneizes ma, tuttavia, non riuscendo ad integrarsi con il resto del gruppo, decide di tornare a El Tata dopo poche settimane. Poco dopo, è il River Plate a farsi avanti e, passato il provino, entra nel settore giovanile del club, trasferendosi alla pensione delle giovanili. Qui, vive da lunedì al venerdì con i compagni frequentando la scuola privata del River, per poi rientrare a casa il sabato, dopo la partita. Inizialmente, gioca come centrocampista ma, poi, viene spostato al centro della difesa. Diventa capitano di tutte le squadre del settore giovanile e si guadagna il soprannome di Cachete, il paffuto. E' un ragazzo molto competitivo, con una gran dedizione al lavoro: si racconta che, sin da ragazzino, si fermasse al campo dopo gli allenamenti della squadra per continuare ad allenarsi ancora e che, spesso, liquidasse in fretta e furia i genitori che venivano a trovarlo alla pensione del River, per poi tornare il prima possibile ad allenarsi. Debutta in prima squadra nel 2016, a 19 anni e, piano piano, si guadagna sempre più spazio, divenendo un titolare fisso a partire dalla stagione 2017/2018. Nel mentre, Gallardo lo sposta da centrale a terzino, e lui mostra tutta la sua duttilità sia nel giocare a tre che a quattro. Secondo lo staff tecnico del River, Montiel è letteralmente "una spugna", capace di assorbire tutti i concetti e dettami dell'allenatore e trasformarli in pratica sul campo. Dotati di un fisico piccolino ma tozzo, "El Bombero", il pompiere - soprannominato così da Gallardo per la sua abnegazione e la sua capacità di salvare sempre la squadra nelle situazioni più difficili - è dotato anche di una discreta tecnica, che spesso lo porta a creare occasioni da gol per i compagni. Ad oggi, conta 101 presenze con la maglia dei Milionarios, condite da 7 assist, una rete ed un palmares che comprende 3 Coppe d'Argentina, 1 Supercoppa d'Argentina, 2 Recope Sudamericane e 1 Copa Libertadores, vinta nella leggendaria notte di Madrid contro il Boca Juniors. L'Europa sarà quasi sicuramente nel destino di Montiel, visto che il suo contratto - scadenza 2021 - contiene una clausola di 20 milioni di Euro, decisamente abbordabile per i club del Vecchio Continente. Sarà in grado di affermarsi anche qui?     Fot: FC Inter News