Gonzalo Rodriguez, a Firenze controvoglia

Giusto ieri è sbarcato a Firenze con il suo ex compagno di squadra Borja Valero, visite mediche di rito alla clinica “Fanfani” e via a firmare il contratto che lo legherà alla Fiorentina per le prossime tre stagioni.



Argentino, classe 1984, nato a Buenos Aires, Gonzalo Javier Rodrìguez, solo omonimo dello sfortunato pilota automobilistico uruguagio Gonzalo “Gonchi” Rodriguez scomparso prematuramente nel ’99 in Formula 3000 a Laguna Seca, arriva in Italia con la sua valigia colma di esperienza, ma una discreta dose di malumore: 184 presenze nella Liga spagnola sono un bottino che pochi difensori possono vantare a curriculum.

Difensore centrale non di statura imponente (178 centimetri per lui), impreziosisce il suo repertorio con una spiccata abilità nel gioco aereo e con una discreta tecnica, abbinata ad una buona dinamicità. Da buon argentino, non si risparmia certo nel contrasto, dimostrando una grande personalità in campo.



Esordisce nel calcio che conta tra le fila del San Lorenzo, con “El Ciclon” colleziona 57 presenze e 4 marcature prima di lasciare il barrio del Boedo per provare l’esperienza europea: lo prende il Villareal nel 2004 e gli fa firmare subito un contratto quadriennale, prolungato già nel 2006 con altri due anni che lo porteranno a legarsi con “El Submarino Amarillo” fino al 2011.

Nella sua lunga permanenza nella Liga, Gonzalo è stato sfortunatissimo a livello fisico: la prima sosta forzata il 16 aprile 2006 per 2 mesi causa legamenti del ginocchio sinistro che gli fanno perdere il pass per i mondiale 2006, ad agosto dello stesso anno la sfortuna si accanisce sull’altra gamba, rottura del legamento crociato del ginocchio, destro stavolta. Il periodo nero dell’argentino non finisce qui e dopo 7 mesi di stop, torna in campo il 15 aprile del 2007 per avere una ricaduta il 14 giugno dello stesso anno. Risultato? Altri sei mesi di stop.



Non deve aver avuto vita facile la Fiorentina per strapparlo dall’inferno (sportivo) della Liga Adelante, nella quale è sprofondato il Villareal al termine di questa rocambolesca stagione. Arrivati dalla stagione 2010/11 pieni di entusiasmo per il quarto posto, la qualificazione in Champions e le semifinali di Europa League (fermati solo dal Porto futuro campione), l’anno scorso i sottomarini gialli hanno collezionato zero punti in Champions nel girone con Napoli, Manchester City e Bayern, solo un presagio del disastro che di li a poco si consumerà in campionato, con il grave infortunio di Giuseppe Rossi, e in Coppa del Re dove sono stati fatti fuori dal Mirandès (terza divisione). La retrocessione arriva il 13 Maggio 2012 ad opera dell’Atletico Madrid e della discussa vittoria del Rayo Vallecano sul Granada, che costringerà la società ad una turbolenta smobilitazione. A beffersi del Villareal ci pensa anche il destino, con la morte dello sfortunatissimo Manolo Preciado per infarto pochi giorni prima della sua nomina a nuovo mister. Gonzalo Rodriguez in tutto questo deve aver detto “Basta”, la sua volontà era di tornare in patria, più precisamente nel San Lorenzo de Almagro che lo ha lanciato. Le sue dichiarazioni  rilasciate dal giocatore al portale argentino Télam.ar lasciano poco spazio all’immaginazione: "Era già stato fatto tutto per il mio ritorno al San Lorenzo: mancava soltanto l'ultimo sì del Villarreal. Il mio agente ha scoperto solo all'ultimo che il Villarreal aveva in mano una proposta più vantaggiosa da parte della Fiorentina. Se avessi voluto andare al San Lorenzo, avrei dovuto pagare di tasca mia la differenza. Mi hanno messo con le spalle al muro e non avevo altra scelta che accettare, altrimenti mi avrebbero tenuto in Spagna e fatto allenare da solo a fare giri di campo. Mi dispiace molto perché ci tenevo a tornare in Argentina, il Villarreal però ha deciso per me perchè avevo ancora due anni di contratto con loro e dovevano pensare ai loro problemi economici". 

Non certo un biglietto da visita stimolante per i tifosi della Viola che si ritrovano ora in casa un difensore venuto controvoglia e che dovrà sudare le proverbiali sette camicie per entrare nel cuore dei supporters della Fiesole, che si consolano però con gli ultimi arrivi di Borja e Aquilani. Non ci rimane che sperare che la meravigliosa città di Firenze faccia dimenticare tutta questa nostalgia di casa a Gonzalo.