GORKA GURUZETA, L’ARIETE DI SAN SEBASTIÁN

Athletic Bilbao-Celta Vigo di ieri sera non è stata una partita di calcio, è stato un film da Festival di Cannes. La squadra guidata da Benitez, terzultima in classifica e con una sola vittoria in 13 giornate, ha messo in campo tutto quello che aveva sul campo dei baschi di Ernesto Valverde, facendo tremare fino all'ultimo secondo la compagine quinta in classifica. Ci ha pensato l'ex Torino Alex Berenguer, su calcio di rigore al minuto 98, a segnare il 4-3 e a far esplodere il San Mamés, portando la sua squadra a -1 dall'Atletico Madrid, impegnato domani in casa del Villarreal. Prima del tripudio biancorosso però, c'è stata la carrellata di emozioni nata dal super gol del vantaggio di Iago Aspas, il pareggio di Ohian Sancet, il missile di Bamba dal limite, la rete annullata a Larsen al 63' e poi un altro pallone in rete, stavolta convalidato, sempre del norvegese, prima del rigore fallito dallo stesso Iago Aspas. In mezzo a questo continuo scambio di colpi alla Rocky Balboa contro Ivan Drago, ci ha messo due volte la firma il ragazzo di San Sebastián, il nuovo centravanti dell'Athletic che in quel club ci è cresciuto calcisticamente, Gorka Guruzeta. Il secondo gol, quello del momentaneo 3-2, è il classico tap in a porta vuota da finalizzatore, ma il primo ricorda quello di un certo 11 svedese alla prima gara con la sua nuova maglia: 15 settembre 2010, Zlatan Ibrahimovic segna il suo primo gol con il Milan contro l'Auxerre, in Champions League. Quella rete divenne iconica principalmente per quello che fece scaturire nel post gara tra Ibra e Arrigo Sacchi, con l'attaccante che non prese bene la frase dell'ex tecnico rossonero: "Se non avesse avuto il 46 o 47 di piede non avrebbe segnato". Ecco, la dinamica del primo gol di Guruzeta è esattamente quella, sgroppata dell'incontenibile Nico Williams e pallone teso verso il primo palo, l'ariete ci mette i tacchetti e batte Guaita. La classica zampata del 9, di quello che ha il 46 o 47 di piede. Guruzeta è un centravanti vecchio stampo, alla Peter Crouch per intendersi, con un po' più di fisico e tecnica nei piedi. Classe 1996, muove i primi passi nell'Antiguoko Kirol Elkartea, una squadra di calcio giovanile amatoriale spagnola con sede ad Antiguo, una frazione di San Sebastián. La società funge da club feeder dell'Athletic Bilbao e infatti l'attaccante, nel luglio 2014, si veste ufficialmente di biancorosso. In 5 anni, con in mezzo anche un prestito al Basconia, segna 30 gol in 96 gare disputate, in pratica 1/3 le ha fatte segnando. La vena realizzativa di Guruzeta è importante ma può sbocciare ancora di più, può diventare un'arma devastante, e allora la squadra basca, nel settembre 2020, decide di mandarlo in prestito al CE Sabadell, appena promosso in Segunda Division. In una delle squadre considerate tra le più prestigiose della Catalogna però, Guruzeta si blocca: 40 partite, solamente 3 reti. La compagine catalana inoltre a fine stagione retrocede, in Segunda Division B. I Rojiblancos però continuano a puntare sull'attaccante e anche un'altra formazione di Segunda Division lo vuole rilanciare, l'Amorebieta. La seconda parentesi va decisamente meglio, 38 partite e doppia cifra di gol, 13 reti. Lo scorso anno, con la maglia della squadra in cui è cresciuto, disputa un totale di 1421 minuti e segna solo 6 gol in campionato. Lo stesso bottino che, con la doppietta di ieri sera, ha raggiunto nella stagione corrente alla 13esima giornata. L'ariete di San Sebastián ha cominciato la sua stagione con una rincorsa ben diversa e stavolta non vuole fermarsi. Dopo la sosta ci sarà la rivelazione dell'anno, il Girona, e ci vorranno tutti i 46 o 47 di piede possibili per buttare dentro più gol della squadra di Michel. Foto: Instagram Guruzeta