Gosens rivela: “L’anno scorso era fatta con lo Schalke 04, ma l’Atalanta si oppose. Chiesi la maglia a CR7, si rifiutò senza guardarmi”

Robin Gosens, esterno sinistro dell'Atalanta, ha scritto la sua autobiografia in uscita giovedì col titolo "Vale la pena sognare". Di quello che è stato anticipato ci sono due passaggi interessanti che riguardano il mercato e lo scambio mancato di maglie con Cristiano Ronaldo: "Sapevo esattamente quello che volevo - racconta il tedesco riferendosi alla fine della stagione 2019-2020 -. Andare allo Schalke non solo avrebbe realizzato il mio sogno della Bundesliga, avrei anche giocato nel mio club del cuore e, soprattutto, sarei tornato a vivere in Germania. Un messaggio arrivato da Gelsenkirchen proprio nel giorno dei festeggiamenti per la qualificazione in Champions della Dea: "Ciao Robin, saresti interessato all'argomento S04? David Wagner contatterebbe il tuo agente lunedì. Buone celebrazioni stasera! Glückauf, Michael Reschke. Ero incredibilmente felice. Le condizioni erano perfette, ma purtroppo non è cambiato assolutamente nulla. L'Atalanta non mi ha voluto lasciare andare in nessuna circostanza".   Sull'episodio con CR7: "Dopo la partita contro la Juventus, ho cercato di realizzare il mio sogno di avere la maglia di Ronaldo. Dopo il fischio finale sono andato da lui, non sono nemmeno andato dal pubblico per festeggiare ... ma Ronaldo non ha accettato. Gli ho chiesto: 'Cristiano, posso avere la tua maglietta? Non mi ha nemmeno guardato, ha detto solo: 'No!'. Ero completamente arrossito e mi vergognavo. Sono andato via e mi sono sentito piccolo. Hai presente quel momento in cui accade qualcosa di imbarazzante e ti guardi intorno per vedere se qualcuno l'ha notato? È quello che ho provato e ho cercato di nasconderlo".   Foto: Twitter ufficiale Atalanta