Guardiola e Tuchel: una coppa che sa di rivincite

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La finale di Champions League di domani, un derby inglese tra Manchester City e Chalsea, è anche la sfida nella sfida tra i tecnici, Pep Guardiola e Thomas Tuchel. Due allenatori con una idea di calcio differente, due tecnici desiderosi di prendersi le loro rivincite, in campo europeo in particolare. Partendo da Guardiola, che non vince la Coppa dalle grandi orecchie esattamente da 10 anni, dal 2011, ai tempi del Barcellona. Guardiola riuscì a stupire tutti con il Barça strepitoso di quegli anni, che solo l'Inter di Mourinho riuscì a fermare nel 2010, intervallando i due successi del 2009 e 2011 appunto. Da allora Guardiola ha avuto solo delusioni, le semifinali con il Bayern i fallimenti con il Manchester City dal 2017 alla scorsa stagione, quando è stato eliminato da avversari inferiori sulla carta, Monaco, Liverpool e Lione l'anno scorso. In tanti dicevano che Pep era stato bravo a vincere in Europa solo a casa sua al Barcellona e con Messi, ora è il momento di zittire le critiche, nonostante le spese miliardarie di questi anni con lo sceicco a Manchester. Anche per Tuchel è una coppa speciale. Ritrovarsi 10 mesi dopo in finale nuovamente, con un altro club, dopo che il PSG lo aveva silurato alla vigilia di Natale e a gennaio aveva accettato la sfida di un Chelsea allo sbando con Lampard che faticava ad ottenere risultati. Tuchel ha dimostrato il suo valore portando il Chelsea in fondo alla massima competizione europea, con grande sorpresa e ora può prendersi una rivincita clamorosa su tutti. In caso contrario, perdere due finali in 10 mesi, sarebbe davvero una scoppola. Ma le finali vanno giocate, questo è vero, e farlo in pochi mesi con due club diversi non è da tutti. Ora però, per uno dei due ci sarà la rivincita, la chiusura di un cerchio. Per l'altro, una tremenda delusione. Foto: Twitter Manchester City