Pep Guardiola saluta il Bayern Monaco. E lo fa nel migliore dei modi: piangendo. Lacrime di gioia, ovviamente. Perché dietro il successo ai rigori ai danni del Borussia nella finale di DFB Pokal c'è tutto il lavoro di un tecnico che non molla mai. Chiususa col botto: doblete. Un bottino che avrebbe potuto incrementare sabato prossimo a Milano, se la garra dell'Atletico Madrid non fosse prevalsa su tutto il resto. Poco male: 3 scudetti, 2 Coppe nazionali, 1 Supercoppa europea e 1 Mondiale per club in tre stagioni in barriera. All'orizzonte c'è il Manchester City. Ma adesso non ricordateglielo: ora, è il momento delle lacrime e della festa. Quella d'addio.
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